Nike FlyWeb: la stampa 3D applicata all’abbigliamento sportivo
Un nuovo materiale per il performance wear
Nike ha introdotto FlyWeb, un tessuto realizzato in poliuretano termoplastico (TPU) tramite stampa tridimensionale, pensato per garantire leggerezza e sostegno senza l’ingombro di cuciture o imbottiture. Il prodotto debutta il 26 giugno a Parigi, in occasione del tentativo di Faith Kipyegon di correre il miglio sotto i quattro minuti. Questo segna il primo impiego di tecnologie additive nell’abbigliamento tecnico di Nike, dopo anni di sperimentazione nel settore calzaturiero.
Come nasce FlyWeb
Il processo produttivo parte da un unico strato continuo di TPU, ottenuto con estrusione 3D e modellato tramite algoritmi computazionali. In base alle diverse zone del capo, il team di design ha regolato la densità del materiale per dosare elasticità, traspirabilità e supporto. Le aree più “densamente stampate” offrono contenimento dove serve, mentre i punti a trama più aperta favoriscono il passaggio dell’aria e la rapida dispersione dell’umidità.
Dalla ricerca al prodotto personalizzato
Janett Nichol, Vice President di Nike Apparel Innovation, spiega che la sfida non ha riguardato solo la messa a punto del TPU, ma la revisione completa del metodo di progettazione: “Abbiamo smontato ogni convinzione sul design dei capi a contatto con la pelle e ricostruito il bra da zero.” Durante i test, le atlete hanno sottolineato la sensazione di “non indossare nulla” pur ricevendo un sostegno efficace.
Il ruolo di Faith Kipyegon e del team “Breaking4”
L’accelerazione dello sviluppo del FlyWeb Bra è avvenuta in parallelo al progetto “Breaking4”, coordinato dal reparto Apparel Innovation. Lisa Gibson, Senior Product Manager, racconta come la volontà di supportare Faith nella sua impresa abbia unito le competenze al laboratorio Nike: “Tutti hanno contribuito con idee e soluzioni, spingendoci a portare il prototipo al livello di prodotto finito in tempi insolitamente brevi.”
Un kit di elevata performance
Il nuovo bra si inserisce in un pacchetto tecnico più ampio, che comprende la tuta aerodinamica Fly Suit e la scarpa ultraleggera Victory Elike FK, progettata anch’essa con tecniche di produzione all’avanguardia. L’obiettivo è ottimizzare ogni componente dell’outfit della campionessa keniana, riducendo ogni vincolo di peso, resistenza all’umidità e frizione durante la corsa.
Il contesto dell’additive manufacturing nella moda
Negli ultimi anni vari attori della fashion industry hanno sperimentato applicazioni di stampa 3D su capi e accessori. Lo studio New York Embroidery Studio ha integrato la stampante J850 TechStyle di Stratasys per decorazioni tattili a colori direttamente sui tessuti, migliorando precisione e sostenibilità. Al WINGS 2025 Independent Fashion Festival il marchio australiano Amiss ha realizzato corsetti e accessori con stampanti Creality e laser cutter Falcon2 Pro, riducendo i tempi di prototipazione da settimane a poche ore.
Quali scenari per il futuro del performance apparel
L’adozione di materiali 3D-printed come FlyWeb apre la strada a capi personalizzabili in base alle esigenze dell’atleta e a produzioni on-demand, diminuendo scarti e scorte. Se il mercato dimostrerà interesse per soluzioni leggere, traspiranti e su misura, marchi come Nike potrebbero estendere l’uso della stampa additiva a intere linee di abbigliamento tecnico.
