Con la giovane Plumake la stampa 3D parla veronese
«Se qualcuno ce l’ha fatta con una mela (Apple), noi vogliamo provarci con una prugna (Plum)».
Così Fabio Righetti, cofondatore di Plumake srl, impresa di stampo giovane, che si è presentata a Fumane in una serata organizzata dall’assessorato alle Politiche giovanili.
La Plumake è una start up veronese, che lavora con la tecnologia della stampa 3D, composta da un team giovane (età media 25 anni), che si sta specializzando nell’artigianato digitale e nelle tecnologie per le aziende o i privati. «Per artigianato digitale», continua Fabio «intendiamo la creazione di prodotti personalizzati per le esigenze del cliente, offrendo servizi di progettazione e prototipazione. Vogliamo provare a mettere in gioco le nostre competenze per creare lavoro».
«Siamo in grado di progettare e realizzare soluzioni personalizzate nei campi delle tecnologie elettroniche ed informatiche (ICT) e dell’automazione industriale», continua Mattia Zuanni,
«In un periodo che tende a demoralizzare l’intraprendenza giovanile», sostiene Ludovico Ortombina, consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili. «Vogliamo dare spazio a chi ha il coraggio di rischiare e di portare avanti sogni e i ideali».G.G.
da l’arena.it