Che cosa è successo e perché conta
Portal Space Systems ha eseguito a settembre un test in vuoto del suo propulsore solare termico a scambiatore di calore (HEX) “Flare”, realizzato con produzione additiva. È la prima dimostrazione a livello commerciale di questa architettura, pensata per dare ai satelliti capacità di manovra rapide su più orbite con consumi contenuti. Fonte: 3DPrint.com; comunicato ufficiale Portal.  

Come funziona la propulsione solare termica (STP)
La STP concentra la luce solare su uno scambiatore di calore: il propellente scorre attraverso il cuore caldo del motore, si espande e viene espulso dall’ugello generando spinta. Il concetto è studiato dagli anni ’60; NASA e USAF hanno condotto analisi e prove di fattibilità su configurazioni con concentratori e scambiatori ad alta temperatura. L’interesse resta alto per missioni di trasferimento orbitale e logistica spaziale, grazie al potenziale di buon impulso specifico e di rifornimento in-orbita. Fonti: NASA NTRS (storia/valutazioni STP), atti TFAWS; letteratura accademica su ammoniaca come propellente STP.  

Che cosa ha testato Portal
Il test di Portal si è svolto nel sito di Bothell (WA) in camera a vuoto, con simulazione dell’irradianza solare tramite resistenze elettriche ad alta potenza. La campagna ha incluso cold-flow, calibrazione, accensioni ad alta temperatura e test a piena potenza; i risultati hanno confermato i modelli interni dell’azienda e aprono alla qualifica per volo. Il cuore tecnologico è “Flare”, uno scambiatore/ugello brevettato fabbricato con stampa 3D, progettato per reggere i gradienti termici estremi tipici della STP. Fonte: 3DPrint.com; comunicato Portal. 

Prestazioni attese: da LEO a GEO in meno di un giorno
Il primo veicolo basato su questa propulsione sarà “Supernova”, concepito per trasferimenti rapidi: da LEO a MEO in poche ore, da MEO a GEO in meno di un giorno e da LEO verso il cislunare in pochi giorni, con profili di missione orientati a mobilità prolungata e rifornibile. Il sistema, secondo Portal, potrà fornire fino a ~6 km/s di delta-v complessivo, abilitando logiche multi-orbita su tempi operativi. Fonti: 3DPrint.com (tempi di trasferimento); sito Portal (delta-v dichiarato).  

Perché l’ammoniaca
Portal adotta un propellente stoccabile e non criogenico: ammoniaca. Rispetto all’idrogeno (ottimo Isp ma difficile da stoccare in orbita), l’ammoniaca semplifica i sistemi, riduce rischi di gestione e mantiene prestazioni adeguate per trasferimenti agili; analisi NASA la indicano come opzione attrattiva laddove lo stoccaggio semplice è prioritario. Fonti: GeekWire (descrizione del ciclo con ammoniaca); studio/NIAC NASA su propellenti alternativi. 

Perché la stampa 3D è centrale
Lo scambiatore HEX deve offrire vie di flusso complesse, superfici interne aumentate e resistenza a shock termici ripetuti. La produzione additiva consente geometrie interne non realizzabili con metodi tradizionali, integrazione funzionale (scambiatore/ugello) e iterazioni rapide tra design e test. È un caso d’uso tipico in cui la manifattura additiva abilita prestazioni e tempi di sviluppo. Fonte: 3DPrint.com.  

Contesto competitivo e tecnologico
Il tema STP non è isolato: TransAstra, ad esempio, ha sviluppato il thruster “Omnivore”, sempre a concentrazione solare, oggetto di contratti SBIR/USSF; il confronto di approcci (propellenti, concentratori, accumulo termico) definisce oggi lo stato dell’arte della mobilità orbitale “a energia solare”. Fonti: SatNews (contratto USSF a TransAstra); schede tecniche TransAstra. 

Roadmap industriale e clienti
Portal è guidata da Jeff Thornburg (ex SpaceX Raptor, NASA, Kuiper). Nel 2024 ha ottenuto uno STRATFI da 45 milioni di dollari con SpaceWERX/US Space Force e nel 2025 ha chiuso un seed da 17,5 milioni; il primo dimostratore in orbita è pianificato per il 2026. L’interesse principale arriva da applicazioni di sicurezza nazionale e servizi commerciali che richiedono riposizionamenti rapidi. Fonti: GeekWire (test a piena potenza, volo 2026; seed e STRATFI); pagina “News” di Portal. 

Questioni tecniche aperte
Resterà da vedere in volo il bilancio prestazioni-massa del sistema (concentratori, puntamento e accumulo termico), gli Isp effettivi con ammoniaca, la cadenza di rifornimento e la gestione termica in cicli ripetuti. La qualifica orbitale chiarirà anche l’integrazione con bus e payload commerciali e militari. Fonte: rassegna NASA su STP (contesto e trade-off)

Immagine generata AI
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Di Fantasy

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