Che cos’è “Made in Old Town” (MiOT)
Nel quartiere Old Town/Chinatown di Portland sta prendendo forma “Made in Old Town” (MiOT), un campus di 323.000 ft² distribuiti su nove edifici: spazi per progettazione, 80.000 ft² di manifattura avanzata, 110.000 ft² di housing per la forza lavoro e aree per community ed eventi. Il progetto è di proprietà della Old Town Purpose Trust e ha sede al 222 NW 5th Avenue.
 

Dai magazzini vuoti al distretto produttivo
Il cuore dell’iniziativa è la conversione di magazzini storici inutilizzati in un polo dove design, prototipazione e piccola serie convivono. Tra i primi tasselli: apertura del Footwear & Apparel Manufacturing Innovation (FAMI) Hub (circa 110.000 ft²) verso fine 2024 e il lancio, a giugno 2025, della Materials Library per fornitori e brand. L’obiettivo è accorciare i cicli: dal concetto al campione in 24 ore grazie a stampa 3D, macchine da maglieria e processi digitali condivisi.
 

Le leve finanziarie e gli immobili strategici
A febbraio 2025 il board di Prosper Portland ha autorizzato un prestito commerciale fino a 7 milioni di dollari a Future Stack, LLC (DBA Made in Old Town) per l’acquisizione e il miglioramento di spazi ai 208 e 234 NW 5th Ave. L’operazione ha facilitato l’acquisto del complesso storico Mason Ehrman (Tower + Hub), nodo immobiliare del campus.
Fonti: delibera/relazione ufficiale Prosper Portland; approfondimenti DJC Oregon e Sport Oregon.  

Il complesso Mason Ehrman: contesto architettonico
Il Mason Ehrman Building & Annex è un insieme di edifici storici riqualificati (LEED Gold) nel distretto Old Town/Chinatown; la ristrutturazione del 2016 ha completato gli adeguamenti sismici e trasformato il magazzino da 30.000 ft² in uffici creativi. Questi volumi oggi entrano nella logica di campus di MiOT.
 

Aziende e partner coinvolti
Tra i primi attori insediati c’è HILOS, startup di Portland che usa stampa 3D per calzature on-demand e piattaforme software per workflow generativi (Interplay). Al fianco del campus operano anche CityTeam (formazione e certificazioni per ruoli tecnici e imprenditoriali), SneakerWeek, Technology Association of Oregon e l’University of Oregon; figure del settore legate a Nike, KEEN, Under Armour e Adidas supportano la visione di distretto.
 

Perché la stampa 3D è centrale nel modello MiOT
MiOT punta a portare i brand “dal concept al prodotto finito” in tempi rapidi, riducendo tool tradizionali, scarti e dipendenze da prototipazione offshore. La Materials Library dà ai designer accesso diretto a polimeri, schiume e tessuti dei fornitori, con spazi espositivi modulari (oltre 4.800 ft² e >800 piedi lineari di display) e membership per aziende e professionisti.
 

Impatto economico e formazione
Uno studio preliminare stima quasi 400 posti di lavoro nella Fase 1, con percorsi di workforce development integrati nel quartiere. L’iniziativa si innesta sulle politiche pubbliche per Old Town/Chinatown, che prevedono riconversioni da ufficio a residenziale e rigenerazione del tessuto economico locale.
 

Il contesto industriale: Portland capitale del footwear
Portland e area metropolitana ospitano una filiera calzaturiera matura (sedi e leadership di brand globali, fornitori, studi di design). Nel quadro della stampa 3D per calzature, realtà come HILOS e altri “disruptor” stanno spingendo su produzione locale, cicli on-demand e nuove architetture di prodotto, mentre i grandi marchi sperimentano con intersuole e modelli 3D. MiOT si colloca come piattaforma fisica per accelerare queste pratiche.

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Di Fantasy

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