Precision Additive, startup con base a Indianapolis, ha scelto il magnesio come metallo di riferimento per le sue soluzioni additive dedicate al settore difesa e aerospaziale. Questo elemento, apprezzato per il rapporto resistenza-peso e per le sue capacità di attenuazione delle vibrazioni, è finora rimasto ai margini delle produzioni industriali a causa delle difficoltà di lavorazione e della progressiva perdita delle competenze nel suo impiego.
Esperienza dei fondatori e riconoscimenti internazionali
Il CEO Bala Anand Jeldi porta in dote un’esperienza di oltre vent’anni: quindici anni fa ha guidato la creazione di un sistema SLS di grande formato utilizzato nei programmi spaziali indiani Chandrayaan e Mangalyaan. Quella macchina, pur mai arrivata sul mercato, ha ottenuto l’apprezzamento di Lockheed Martin, dell’Università del Texas ad Austin e del Governo indiano come esempio di innovazione di alto livello. Al suo fianco, il CTO Daniel Braley, ex Boeing Senior Technical Fellow, ha contribuito a risolvere i colli di bottiglia legati alla lavorazione del magnesio nei progetti aeronautici.
Selective Stepped Laser Melting (SSLM): un nuovo approccio
Il cuore della tecnologia di Precision Additive è un procedimento chiamato Selective Stepped Laser Melting (SSLM). A differenza delle tradizionali scansioni gaussiane, che possono generare pozze di fusione instabili e porosità, l’SSLM adotta traiettorie di laser modulato e sistemi di rilevamento in-process. Questo permette di stabilizzare il bagno di fusione, ridurre gli spruzzi e produrre componenti qualificabili per applicazioni aeronavigabili sin dal primo ciclo di stampa.
Quality Framework e gemelli digitali
La piattaforma include il sistema Precision Additive Quality (PAQ), un’architettura di controllo che integra sensori avanzati, analisi in tempo reale e gemelli digitali per ciascun componente. Durante ogni build, i dati vengono raccolti e analizzati, consentendo aggiustamenti immediati dei parametri di stampa e garantendo la ripetibilità richiesta negli ambienti certificati. In questo modo la macchina “impara” a prevedere e correggere deviazioni prima che compromettano la qualità finale.
Camera sigillata e gestione dei gas reattivi
Il magnesio, in polvere o in fase di vaporizzazione, può innescare reazioni incontrollate e danneggiare le ottiche laser. Per gestirne la reattività, Precision Additive ha sviluppato una camera di stampa completamente sigillata, con un flusso di gas inerte separato che mantiene l’ossidazione prossima allo zero. Grazie a questo sistema, viene garantita la massima sicurezza operativa e la protezione delle componenti ottiche.
Prestazioni meccaniche e vantaggi applicativi
Il magnesio si distingue per il 40% di leggerezza in meno rispetto all’alluminio e per la capacità di smorzare vibrazioni e firme acustiche, caratteristiche fondamentali in piattaforme militari come elicotteri stealth. Oltre alla difesa, il materiale trova spazio in sistemi di navigazione spaziale, giroscopi e componenti per veicoli di lusso, dove comfort e precisione di guida dipendono dalla riduzione delle sollecitazioni meccaniche.
Contesto geopolitico e sicurezza delle filiere
La produzione mondiale di magnesio è oggi dominata da fornitori cinesi, che coprono oltre il 95% dell’offerta globale. Questa concentrazione espone le industrie critiche a rischi di approvvigionamento e a vincoli regolatori, dato che i programmi di difesa statunitensi non possono fare affidamento su materiali di origine cinese. Precision Additive collabora con enti governativi e associazioni di settore per esplorare fonti nazionali, come l’estrazione da giacimenti di dolomite negli Stati Uniti.
Modello di mercato: dal contratto alla vendita di sistemi
Inizialmente la startup lancerà un servizio di produzione a contratto, realizzando componenti per forze armate e prime aziende aerospaziali. Quando la domanda consentirà economie di scala, Precision Additive commercializzerà le proprie macchine SSLM: diversi programmi hanno già manifestato interesse per impianti operativi H24, che potrebbero richiedere fino a venticinque sistemi simultanei.
Prospettive di espansione e nuovi materiali
Pur focalizzata sul magnesio, l’azienda dispone di competenze estese anche su altri metalli reattivi e refrattari, come alluminio, titanio, Inconel, tungsteno e molibdeno. Le applicazioni mediche, grazie alla parziale biodegradabilità del magnesio, e i sistemi di accumulo energetico rappresentano ulteriori ambiti di sviluppo. Il team, cresciuto da tre a diciotto dipendenti in sei mesi, punta a superare i cinquanta collaboratori entro fine anno.
Verso una produzione additiva qualificata
Precision Additive si confronta con un settore che non sempre ha mantenuto le promesse di automazione e ripetibilità. Grazie alla propria architettura hardware e software, concepita per la qualificazione aerospaziale, la startup intende dimostrare che la stampa 3D può diventare parte integrante delle catene di produzione ad alta affidabilità, colmando il divario tra ricerca e applicazioni industriali.
