Il gestore della rete elettrica britannica National Grid Electricity Transmission ha avviato un progetto pilota insieme a Hyperion Robotics e all’University of Sheffield, con l’obiettivo di impiegare fondamenta per sottostazioni realizzate tramite stampa 3D in calcestruzzo. Le strutture vengono prodotte nel nord Europa, presso gli stabilimenti di Hyperion in Finlandia, e successivamente trasferite al centro ICAIR (Integrated Civil and Infrastructure Research Centre) dell’ateneo inglese per i test di resistenza e durabilità su larga scala.

Materiale a basso contenuto di cemento e riduzione delle emissioni
Le fondamenta additive utilizzano mix di calcestruzzo ottimizzati per ridurre la percentuale di cemento, principale responsabile delle “emissioni grigie” del settore edile. Le stime indicano un risparmio ambientale pari a circa 323 tonnellate di CO₂ nell’arco di dieci anni e un taglio di 705 tonnellate di materiale cementizio, se si estendesse la tecnologia a tutte le sottostazioni nazionali. Sul piano economico, la riduzione dei costi di acquisto e posa dei materiali potrebbe raggiungere 1,7 milioni di sterline grazie all’innovativo finanziamento messo a disposizione da Ofgem attraverso il programma Network Innovation Allowance.

Automazione e logistica semplificata
La produzione in Finlandia sfrutta robot a sei assi che operano in cicli continui, depongono strati di calcestruzzo spesso 10–15 mm e seguono geometrie complesse progettate per ottimizzare il riempimento del terreno. In cantiere, le fondamentai arrivano pronte per l’installazione: il cantiere richiede minori scavi, meno movimentazione di terra e tempi di posa dimezzati rispetto alle tecniche tradizionali con casseforme in legno o metallo.

Verifiche in condizioni reali
I ricercatori del dipartimento di Structural Engineering dell’University of Sheffield eseguono prove di carico statico e ciclico, simulando condizioni di esercizio quali variazioni termiche, vibrazioni e fenomeni di liquefazione del terreno. L’impiego delle attrezzature ICAIR permette anche test su modelli ridotti per studiare il comportamento dinamico durante le oscillazioni sismiche o eventi di forte vento.

Ruolo di National Grid e contributo all’infrastruttura
National Grid sta valutando la tecnologia come possibile standard per future sottostazioni, dove la sicurezza e la continuità del servizio sono indispensabili. La riduzione delle emissioni in fase di costruzione si allinea con gli impegni di decarbonizzazione assunti dal gestore per il 2035, mentre il modello reso scalabile da Hyperion rende replicabile l’approccio in contesti internazionali.

Hyperion Robotics e l’avanguardia nella stampa 3D cementizia
L’azienda finlandese è specializzata in robotica applicata all’edilizia: i suoi sistemi integrano sensori di pressione e visione artificiale per controllare in tempo reale l’omogeneità del getto e garantire tolleranze millimetriche. Il team di ricerca di Hyperion progetta anche componenti prefabbricati — parapetti, plinti, cordoli — che sfruttano la stessa piattaforma hardware.

Impatto sul settore delle costruzioni
L’adozione di fondamenta prefabbricate e stampate in 3D rappresenta un passo verso la prefabbricazione modulare e la decarbonizzazione dell’edilizia. Aziende manifatturiere e contractor britannici potrebbero integrare queste soluzioni nei piani di manutenzione e rinnovo delle infrastrutture esistenti, riducendo la dipendenza da materiali importati e valorizzando competenze locali.

Prossime fasi e prospettive
Entro la fine dell’anno, National Grid programmerà le prime installazioni in esercizio su sottostazioni selezionate, monitorandone l’integrazione con i quadri di isolamento e i sistemi di drenaggio. Gli esiti del progetto pilota saranno condivisi con altre utilities europee, aprendo la strada a una rete di fornitori di fondamenta additive che operino in diverse condizioni climatiche e geologiche.

 

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Di Fantasy

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