ProtoLabs chiude il sito di stampa 3D in metallo in Germania mentre le aziende continuano a concentrarsi sugli Stati Uniti
Secondo un modulo 8-K depositato presso la U.S. Security and Exchanges Commission (SEC), Proto Labs Inc. (NYSE: PRLB) sta attuando un importante piano di ristrutturazione per le sue operazioni in Germania, segnando un cambiamento strategico nella sua presenza manifatturiera in Europa. L’azienda sta chiudendo l’impianto di stampaggio a iniezione a Eschenlohe e cessando i servizi di fusione a letto di polvere laser (LPBF) in metallo a Putzbrunn. Queste decisioni fanno parte di una strategia di ristrutturazione più ampia per snellire le operazioni.
Il piano di ristrutturazione, approvato dal Consiglio di Amministrazione all’inizio di questo mese, comporterà costi stimati tra 4,5 e 6,0 milioni di dollari. Questi costi includono tra 2,5 e 3,5 milioni di dollari destinati alle indennità di licenziamento e alle spese per i dipendenti, con ulteriori 2,0-2,5 milioni di dollari assegnati a svalutazioni di asset e altre spese. La maggior parte di questi costi—circa 4,0 milioni di dollari—è prevista nel quarto trimestre del 2024.
Nonostante questi cambiamenti operativi, ProtoLabs intende mantenere la sua presenza in Europa, evadendo gli ordini tramite altre strutture e la sua rete di partner. Questo approccio è in linea con gli sforzi continui dell’azienda per ottimizzare le sue operazioni globali e migliorare l’efficienza complessiva. Dal punto di vista finanziario, Proto Labs ha registrato una piccola ma costante crescita del fatturato nel secondo trimestre del 2024, con un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha evidenziato una base di clienti in crescita per i suoi servizi combinati nella rete e nelle capacità produttive interne, riflettendo un’enfasi sulle soluzioni integrate per prototipazione e produzione.
Un cambiamento di strategia e crescita negli Stati Uniti
La ristrutturazione di Proto Labs segue un periodo di crescita e espansione in Europa, compresi investimenti significativi nella capacità di stampa 3D. Il sito LPBF è stato aperto a Putzbrunn quattro anni fa, con l’obiettivo di aumentare la capacità di stampa 3D del 50%. Tuttavia, le dinamiche di mercato sono cambiate, spingendo Proto Labs a rivedere e consolidare le sue operazioni per allinearle meglio alle attuali esigenze.
Oltre a questi cambiamenti operativi, Proto Labs ha recentemente raggiunto un accordo di transazione con l’ex vicepresidente e direttore generale per la regione EMEA, Bjoern Klaas. L’accordo include un pacchetto di liquidazione, la vestizione accelerata delle opzioni su azioni e la rinuncia a determinate restrizioni post-impiego.
Espansione negli Stati Uniti e consolidamento in Europa
La chiusura dei siti di Proto Labs in Germania si inserisce in un contesto di consolidamento delle operazioni europee, in contrasto con la continua espansione sul mercato statunitense. Solo l’anno scorso, Proto Labs ha aperto una struttura di 120.000 piedi quadrati in Carolina del Nord, concentrata sulla stampa 3D in metallo ad alto volume, segnando uno spostamento strategico delle risorse e delle capacità produttive verso gli Stati Uniti. Questo approccio duale riflette gli sforzi dell’azienda per ottimizzare la propria presenza globale, bilanciando la crescita nei nuovi centri produttivi statunitensi e il consolidamento dei siti europei meno redditizi.
Il consolidamento delle operazioni di ProtoLabs in Germania fa parte di una tendenza più ampia nell’industria della produzione additiva, dove le aziende stanno sempre più localizzando la produzione negli Stati Uniti. Questa tendenza, favorita da una crescente domanda e da politiche favorevoli, è evidente anche in aziende come EOS, Oerlikon, Nikon e DMG Mori, oltre che in società australiane come Titomic e SPEE3D.
Mentre Proto Labs naviga questi cambiamenti, resta da vedere come la ristrutturazione influirà sulla sua posizione competitiva nel mercato europeo, dove l’azienda è stata storicamente un attore chiave nella produzione digitale e nei servizi on-demand. Con l’impegno a mantenere una presenza nella regione, l’azienda mira a continuare a servire i suoi clienti europei attraverso una rete di produzione più snella e flessibile.