Rapid Fusion lancia Apollo: una nuova tecnologia di manifattura additiva robotizzata su larga scala
L’azienda britannica Rapid Fusion, affiliata del fornitore di hardware per la stampa 3D EVO 3D, ha presentato Apollo, il suo innovativo sistema di manifattura additiva robotizzata su larga scala. Con un investimento di oltre 500.000 sterline, la nuova tecnologia è stata sviluppata per accelerare la produzione di parti e stampi di grandi dimensioni, rivolgendosi in particolare ai settori automobilistico, aerospaziale e dell’arredamento.
Un’innovazione per il mercato britannico
Jake Hand, fondatore di Rapid Fusion, ha spiegato che la decisione di sviluppare Apollo è nata dall’esigenza espressa dalle aziende di avere una soluzione automatizzata per la produzione di componenti di grandi dimensioni. “Lavoro in questo settore da un po’ di tempo e le aziende chiedevano continuamente un prodotto che offrisse loro una soluzione automatizzata su larga scala,” ha dichiarato Hand. “Nessuno stava facendo qualcosa di simile nel Regno Unito, quindi abbiamo pensato… sapete cosa? Vediamo cosa possiamo fare, e il nostro sistema Apollo rappresenta un’innovazione che promette di sconvolgere lo status quo.”
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Apollo è stato progettato e assemblato interamente nel Regno Unito e utilizza la tecnologia di stampa a estrusione di pellet, compreso l’estrusore PE320, vincitore del premio TCT. Il sistema include un braccio robotico Kuka e un sistema di controllo personalizzato che consentono la produzione di parti all’interno di un volume di costruzione di 2 x 3 x 3 metri. Rapid Fusion afferma che questa tecnologia è in grado di raggiungere velocità di produzione quasi 200 volte superiori rispetto alle attuali stampanti FDM e può offrire significativi risparmi sui costi grazie all’uso di pellet come materiale di alimentazione, che costano tra il 65% e il 90% in meno rispetto ai filamenti tradizionali. La tecnologia è compatibile con centinaia di polimeri tecnici di diverso tipo, rendendola estremamente versatile.
Prospettive di mercato e vendite previste
Il sistema Apollo verrà commercializzato al prezzo di 250.000 sterline. Hand è ottimista sulle prospettive di vendita, prevedendo ricavi superiori ai 4 milioni di sterline già nel primo anno, grazie agli accordi di rivendita internazionale già siglati con CNC World nel Regno Unito, Hyperion in Australia, Maptec a Dubai e ACCUFACTURE negli Stati Uniti.
“Esistono molte opportunità anche sul mercato nazionale, e questo è solo l’inizio. Il nostro team di ricerca e sviluppo sta già lavorando alla prossima generazione di sistemi, che potrebbero spingere ulteriormente l’innovazione,” ha aggiunto Hand.
Progetti futuri e integrazioni
Tra i progetti futuri, Rapid Fusion prevede di integrare la lavorazione CNC nei suoi sistemi e sta già collaborando a un progetto finanziato da Innovate UK, che porterà al lancio dell’Evo 1. Questo progetto potrebbe segnare una svolta significativa nella manifattura additiva, combinando la tecnologia di stampa 3D con lavorazioni tradizionali per creare un ecosistema produttivo completo e avanzato.
Con Apollo, Rapid Fusion si propone di ridefinire le capacità produttive nel settore della manifattura additiva, offrendo una soluzione che punta su velocità, versatilità e costi ridotti per soddisfare le crescenti esigenze di mercato.