Obiettivo del progetto
RaPPoD (Rapid PBF Polymer Development) punta a ridurre tempi e costi della validazione di nuovi materiali in polvere per la fusione a letto di polvere (PBF), in particolare SLS, introducendo un protocollo di prova rapido basato su “monolayer” invece dei tradizionali provini di trazione. Il progetto è presentato da SKZ – Das Kunststoff-Zentrum con partner industriali come VISIOTECH GmbH e si inserisce negli sforzi tedeschi per ampliare l’offerta oltre il predominio commerciale del PA12. 

Perché servono nuovi test rapidi
Nel PBF dei polimeri la finestra di processo è stretta e la qualificazione materiale-processo richiede molte polveri, tempo macchina e analisi meccaniche. La letteratura individua da anni strategie di “rapid screening” per selezionare candidati promettenti prima delle prove complete: l’approccio RaPPoD si allinea a queste pratiche, spostando il focus su strati sottili (monolayer) per ottenere segnali statistici in poco materiale. 

Focus materiali: da PA11/PA12 verso polipropilene e blend additivati
I primi test citati riguardano poliammidi (PA11, PA12); il percorso proseguirà su nuovi gradi di polipropilene e miscele additivati per ampliare le proprietà meccaniche e termiche disponibili su sistemi PBF, oggi limitate dall’egemonia del PA12. L’allargamento del portafoglio è un’esigenza riconosciuta dai centri di ricerca e dall’industria, ed è coerente con altre iniziative SKZ su modellazione di processo e parametri adimensionali per accelerare l’introduzione di materiali. 

Il ruolo di SKZ e dei partner industriali
SKZ coordina ricerca applicata e trasferimento tecnologico verso le PMI, elemento chiave per ridurre il time-to-market di nuovi polimeri PBF. La collaborazione con partner esperti di SLS come VISIOTECH consente di collegare rapidamente i risultati di laboratorio a casi d’uso reali, includendo controllo qualità e scalabilità. 

Contesto tecnologico: verso PBF più veloce e con minori barriere di prova
Sul fronte dei sottosistemi, proiettori NIR DLP per PBF polimerico (es. LUXBEAM LRS-MCx WX) stanno alzando velocità/throughput e uniformità termica, fattori che, combinati con test rapidi tipo monolayer, possono ridurre cicli di ottimizzazione e quantità di polvere necessaria per la qualificazione. 

Allineamento con iniziative europee/germaniche sulla diversificazione dei materiali
Negli ultimi anni SKZ e partner Fraunhofer hanno promosso progetti mirati ad ampliare il parco materiali in polvere, anche attraverso additivi incapsulati e metodologie di caratterizzazione più efficienti: RaPPoD si inserisce in questa traiettoria, con l’obiettivo di accelerare la disponibilità industriale di nuovi gradi e applicazioni.

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento