Rapporto del Governo UK su come aumentare l’adozione della stampa 3D: evidenze, numeri e indicazioni operative

Che cosa contiene il rapporto e chi lo firma
Il Dipartimento per Scienza, Innovazione e Tecnologia (DSIT, Governo del Regno Unito) ha pubblicato lo studio “Factors affecting adoption of 3D Printing by SMEs: The case of Greater Manchester”, parte della revisione nazionale sulle barriere all’adozione delle tecnologie. Il lavoro è curato da University of Manchester (Alliance Manchester Business School – MIoIR) con contributi dell’ecosistema locale di innovazione.
 

Perché il Nord-Ovest inglese fa scuola
Il Nord-Ovest è l’area UK con il tasso più alto di adozione della stampa 3D fuori da Londra: 20%. Nella sola Greater Manchester adotta il 17,1% delle PMI, contro una media nazionale dell’11%. Il rapporto collega questa performance a una filiera che include PrintCity – Manchester Metropolitan University, Henry Royce Institute e il programma Made Smarter, che offrono competenze, accesso alle attrezzature e collaborazione industria-accademia.
 

Il confronto internazionale e la fotografia nazionale
Nonostante i progressi locali, la stampa 3D resta tra le tecnologie digitali meno adottate nel Regno Unito: 17% delle imprese dichiara un uso basso, moderato o alto, sotto l’UE (24%) e vicino agli USA (20,2%) nel 2024. Il campione quantitativo del rapporto copre 3.175 aziende britanniche.
 

Le barriere all’adozione per le PMI
Per i non-adopter pesano scarsa consapevolezza e percezione di “non applicabilità”. Chi intende adottare incontra ostacoli finanziari (capex di hardware/software), carenze di competenze (CAD, processi AM, gestione materiali), limiti tecnologici e aspetti regolatori/standard, che cambiano fase per fase: pre-adozione, installazione, post-installazione.
 

Quattro principi di policy proposti

  1. Approccio place-based: allineare l’adozione alle specializzazioni territoriali.

  2. Centralità delle competenze: percorsi formativi mirati alle skill AM.

  3. Prospettiva “stage-based”: misure differenziate lungo il ciclo di adozione.

  4. Dimostrazione d’uso e valore: vetrine applicative e case study per stimolare domanda trasversale.
     

Come si collega alla “Technology Adoption Review” nazionale
Il DSIT, con il Government Chief Scientific Adviser e il National Technology Adviser, ha pubblicato nel 2025 la Technology Adoption Review, che indica azioni orizzontali per accelerare l’uso di tecnologie trasformative. Il caso “Greater Manchester” fornisce evidenze pratiche per attuare quelle linee guida a livello regionale.
 

Che cosa significa per aziende, fornitori e centri di servizio AM
Per OEM, service bureau e integratori di sistemi AM, lo studio suggerisce tre leve operative:

  • Dimostrazioni e pilot “vicini” alle PMI: ridurre il gap di consapevolezza con progetti dimostrativi su casi d’uso a basso rischio (tooling, attrezzaggi, prototipazione funzionale).

  • Percorsi di upskilling: moduli brevi su design for AM, gestione materiali, qualità e standard di settore, in collaborazione con PrintCity, Henry Royce Institute e Made Smarter.

  • Finanza e standard: combinare incentivi locali/nazionali e standard di certificazione per abbassare barriere d’ingresso e facilitare la scalabilità.
     

Approfondimenti correlati su adozione delle tecnologie nelle PMI UK
La ricerca commissionata da DBT (Department for Business and Trade) a Ipsos analizza l’adozione del digitale nelle PMI e rafforza il quadro di policy riportato dal DSIT; utile per integrare le strategie di intervento su formazione, incentivi e trasferimento tecnologico.
 


 

 

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Di Fantasy

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