REM Surface Engineering ha introdotto un metodo chimico studiato per facilitare l’estrazione del materiale non sinterizzato dai componenti metallici prodotti con tecnologie di stampa 3D a polvere. Questo approccio interviene in particolare sulle strutture interne complesse, come canali sottili e trame intricate, che spesso restano parzialmente otturate da polvere agglomerata al termine del processo di sinterizzazione.
Principio di Funzionamento del Trattamento
Il processo si basa su una soluzione chimica che agisce esclusivamente sul materiale non consolidato. La miscela selettiva si combina con le particelle di polvere non sinterizzata, dissolvendole o riducendone l’adesione alle pareti, mentre la struttura metallica già fusa rimane intatta. Grazie a una reazione autolimitante, l’azione del solvente si interrompe una volta rimosso il materiale in eccesso, evitando fenomeni di “overetching” sulla superficie dei canali.
Vantaggi Rispetto a Metodi Tradizionali
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Rimozione uniforme: le soluzioni chimiche raggiungono anche le zone di difficile accesso, garantendo una pulizia completa dei canali con diametri fino a 0,5 mm.
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Ripetibilità del processo: il protocollo chimico è facilmente standardizzabile, assicurando risultati omogenei su lotti di produzione multipli.
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Integrabilità: l’ultimo step di lucidatura chimica opzionale migliora ulteriormente la finitura interna, riducendo la rugosità residua e favorendo prestazioni fluidodinamiche superiori.
Questo metodo si pone come alternativa più economica alle tecniche meccaniche (come soffiatura o vibropulitura) e a quelle termiche (come la fusione in forno), entrambe caratterizzate da limiti nell’accessibilità e da costi di attrezzaggio elevati.
Applicazioni e Materiali Compatibili
Le sperimentazioni condotte da REM Surface Engineering hanno coinvolto leghe metalliche di uso comune nel campo dell’Additive Manufacturing, fra cui:
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Alluminio (AlSi7Mg, AlSi10Mg)
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Superleghe a base di nichel (Inconel 718)
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Titanio (Ti-6Al-4V)
Test su geometrie mono e multicanale, nonché su scambiatori di calore con strutture di tipo gyroidale, hanno dimostrato l’efficacia del trattamento nel liberare sezioni interne da particelle di polvere fino a mezzo millimetro di diametro.
Impatto sui Processi di Post-Lavorazione
Secondo Agustin Diaz, responsabile Advanced Manufacturing and Innovation presso REM Surface Engineering, questo sviluppo semplifica una delle fasi più critiche e dispendiose del flusso di lavoro metal 3D: “L’apertura controllata dei canali migliora le caratteristiche di scambio termico, fluidodinamiche e meccaniche del pezzo, evitando interventi manuali prolungati e variabili di operatore.” L’adozione di un protocollo chimico standardizzato potrà inoltre incentivare la diffusione su larga scala delle tecnologie a polvere, riducendo tempi di consegna e costi di produzione.
