Lo State of New York rinnova per 10 anni il contratto con il RIT AMPrint Center: subito 5 milioni di dollari per accelerare materiali e processi, inclusa l’adozione di sistemi CBAM per compositi fibra-rinforzati.
La stampa segnala oggi che l’AMPrint Center del Rochester Institute of Technology (RIT) ha ottenuto il rinnovo decennale del contratto con lo Stato di New York. La prima tranche da 5 milioni di dollari è disponibile dall’attuale esercizio e sosterrà sia attività di ricerca su metalli e compositi sia il potenziamento infrastrutturale del laboratorio. La notizia è confermata dalla pagina ufficiale del RIT.
Fondato nel 2015, l’AMPrint Center funziona da ponte tra industria, accademia e amministrazione pubblica per portare tecnologie addittive in applicazioni industriali. Il centro ha storicamente lavorato su polimeri avanzati, compositi e leghe metalliche, con una forte attenzione alla trasferibilità dei risultati verso aziende e supply chain locali. Nel 2024–2025 l’attenzione si è concentrata su velocità di stampa e prestazioni meccaniche con piattaforme innovative come Impossible Objects CBAM-25.
Novità
Il rinnovo a 10 anni prevede fondi in due quinquenni; la prima erogazione è di 5 milioni di dollari. L’istituto cita nuove installazioni e progetti su jetting di metalli e compositi a fibra continua/continua-discontinua ad alta velocità. Le dichiarazioni ufficiali del professore Denis Cormier mettono in relazione la spinta dell’AMPrint con la tradizione manifatturiera dell’area di Rochester e con la possibilità di produrre in modo distribuito componenti robusti per droni ed elettronica.
Dettagli tecnici
-
CBAM (Composite Based Additive Manufacturing): processo a trasferimento di fogli impregnati con polimero termoplastico e rinforzo fibroso; post-fusione termica per realizzare laminati con alto rapporto resistenza/peso. Il sistema CBAM-25 è una delle piattaforme installate in centro.
-
Jetting di metalli: percorso R&D su tinteggiatura/spruzzatura a getto di metallo fuso, con focus su scalabilità delle velocità e ampliamento alle leghe oltre i primi prototipi; obiettivo dichiarato: uso commerciale entro cinque anni, compatibilmente con qualifiche e validazioni.
-
Use case: sviluppo di componenti leggeri per UAV e supporti elettronici; standardizzazione dei test e trasferimento tecnologico verso partner industriali.
Implicazioni e impatto
Per il territorio il rinnovo consolida una infrastruttura pubblico-accademica capace di attrarre aziende su pilot e scalabilità; per l’ecosistema AM amplia la base dati su processi veloci e su compositi dove, a parità di throughput, il confronto con PBF o FFF è ancora aperto. La presenza di CBAM consente agli studenti e ai partner di testare architetture laminate con rinforzi continui difficili da ottenere con estrusione o polveri. L’investimento, distribuito su un orizzonte lungo, è anche un indicatore di politica industriale: supportare capabilities locali per filiere agili e produzione distribuita.
Prezzi e disponibilità
Il finanziamento è pubblico: 5 milioni USD immediatamente impegnabili nel primo periodo; la seconda tranche è legata all’avanzamento del piano nel secondo quinquennio. La pagina RIT non riporta bandi specifici già attivi per imprese esterne; storicamente, i progetti vengono aperti tramite collaborazioni università-impresa. Una sintesi con ulteriori dettagli appare anche su media di settore.
Confronto/alternative
Altri centri statunitensi puntano su PBF-LB/M o binder jetting per metalli; l’orientamento RIT su CBAM e metal jetting mira a massimizzare velocità e rapporto resistenza/peso, con filiere post-processo (taglio, termoformatura, finitura) più vicine all’industria tradizionale dei laminati. Per applicazioni dove la isotropia e la precisione dimensionale sono critiche, PBF conserva vantaggi; per geometrie “laminari” o piatti strutturali, CBAM può risultare competitivo.
Il rinnovo decennale sposta il baricentro da progetti “a scadenza” a una roadmap pluriennale su processi e materiali ad alta velocità. La combinazione finanziamento pubblico + piattaforme di nuova generazione può accelerare trasferimento tecnologico e formazione di competenze, con ricadute sul manifatturiero regionale e sulle catene di fornitura aerospaziali e della meccatronica leggera
