Rosotics, ex sviluppatore statunitense di stampanti 3D per metalli, ha annunciato che il suo sistema Halo, una stampante 3D di grande formato, non sarà più disponibile per la vendita commerciale e verrà utilizzato internamente per la produzione di veicoli per il trasferimento orbitale. Con questa decisione, l’azienda intende passare dalla sola produzione di hardware per il lancio di veicoli spaziali a un ruolo più ampio nell’infrastruttura spaziale autonoma, ha dichiarato Christian LaRosa, fondatore e CEO di Rosotics.

Un nuovo obiettivo strategico

“Le aziende leader nella manifattura additiva sono diventate tali grazie all’uso che ne hanno fatto. Non intendiamo ignorare il potenziale di questa tecnologia, anche se ciò comporta scelte difficili. L’obiettivo che vogliamo raggiungere in orbita richiede una visione chiara e dedicata: vogliamo vincere la corsa all’industrializzazione dello spazio”, ha affermato LaRosa.

Rosotics è supportata dal venture capitalist della Silicon Valley Tim Draper ed è riconosciuta da fondi di investimento come Sequoia Capital e Andreessen Horowitz (a16z). L’azienda ha ottenuto un finanziamento di 2,6 milioni di dollari per sviluppare la stampa 3D di metalli su larga scala. Il sistema Halo ha attirato l’attenzione di aziende come Relativity Space e RTX, oltre a Jim Cantrell, ex membro di SpaceX e mentore di Elon Musk.

Caratteristiche del sistema Halo

Halo è una stampante 3D per metalli di grande formato, definita dalla stessa azienda come un “supercreator”. Il termine sottolinea la capacità del sistema di interfacciarsi direttamente con la scienza dei materiali attraverso un codice adattivo. “Halo non è una stampante 3D tradizionale, ma un sistema in grado di controllare le proprietà metallurgiche dei materiali attraverso una conoscenza approfondita delle loro caratteristiche”, ha spiegato LaRosa.

Uno degli aspetti distintivi del sistema è il suo processo elettromagnetico multi-fase, che sostituisce le tecnologie laser convenzionali. Il cuore del processo è un gruppo di testine di stampa chiamato Mjolnir, ispirato al martello di Thor. Ogni unità Halo dispone di tre testine Mjolnir montate su torri autonome, supportate da giunti multi-asse. Il sistema di controllo HalOs utilizza un’intelligenza industriale avanzata per monitorare e ottimizzare il processo di deposizione, garantendo stabilità e precisione durante la stampa.

Riorganizzazione aziendale e progetti futuri

Rosotics ha annunciato il trasferimento della propria sede da Mesa, Arizona, a Cape Canaveral, Florida, e la partenza del co-fondatore e COO Austin Thurman. La società sta ampliando il proprio team per rispondere alle esigenze della produzione di veicoli spaziali e delle operazioni di volo. Inoltre, Rosotics prevede di riorganizzare le proprie attività nel settore marittimo attraverso collaborazioni strategiche, concentrandosi sempre di più sull’esplorazione spaziale.

Nel piano di espansione, Rosotics intende lanciare veicoli spaziali autonomi che compiranno un’orbita attorno alla Luna prima di posizionarsi nel punto L5 di Lagrange, una posizione gravitazionalmente stabile tra la Terra e la Luna. Questi veicoli, caratterizzati da scafi stampati in 3D non pressurizzati, trasporteranno altri veicoli più piccoli fino al punto L5 e verranno successivamente riutilizzati per la costruzione di una stazione orbitale. Inizialmente, la stazione funzionerà come deposito di propellente, ma nel tempo sarà ampliata per includere la generazione di energia e la lavorazione dei materiali, mantenendo la sua posizione senza necessità di propulsione continua.

Tecnologie di stampa 3D per applicazioni spaziali

Sebbene la tecnologia Laser Powder Bed Fusion (LPBF) sia attualmente la più diffusa nella stampa additiva di metalli, esistono altre soluzioni per applicazioni specifiche. La startup Raven Space Systems, con sede a Kansas City, sta sviluppando la tecnologia di stampa 3D Microwave Assisted Deposition (MAD), progettata per applicazioni aerospaziali, spaziali e di difesa. Questa tecnologia, brevettata dall’azienda, permette la stampa diretta scalabile (DIW) di componenti aerospaziali realizzati in materiali termoindurenti e compositi preceramici.

Secondo Raven Space Systems, la tecnologia MAD offre soluzioni adatte alla produzione di velivoli ipersonici, veicoli di rientro, satelliti, missili e razzi spaziali.

Nel frattempo, l’azienda di telecomunicazioni satellitari AscendArc ha ottenuto un finanziamento di 3,95 milioni di dollari per sviluppare ulteriormente la propria tecnologia di comunicazione satellitare. Questo annuncio segue la collaborazione tra AscendArc e OPTISYS, società di ingegneria industriale impegnata nella realizzazione di un’antenna a riflettore da 4,5 metri. Il progetto integra componenti RF stampati in 3D da OPTISYS, combinando ingegneria di precisione e tecniche di manifattura avanzata per migliorare le prestazioni del segnale satellitare.

Di Fantasy

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