Sintokogio acquisisce Bosch Advanced Ceramics: asse Giappone–Germania per far crescere l’AM ceramica
Il gruppo giapponese Sintokogio ha firmato un accordo per acquisire Bosch Advanced Ceramics, la business unit di Bosch dedicata ai componenti in ceramica tecnica prodotti con tecnologie additive. L’intesa è stata firmata il 18 novembre 2025 e annunciata sul palco di Formnext 2025 a Francoforte, alla presenza dei vertici delle due aziende. A chiusura dell’operazione, prevista per il 1° gennaio 2026, la società con sede a Immenstadt assumerà il nome di Sinto Advanced Ceramics Europe GmbH e diventerà una controllata del gruppo Sintokogio.
Chi è Sintokogio e perché punta sulla stampa 3D in ceramica
Sintokogio Ltd., con sede a Nagoya, è conosciuta soprattutto come grande fornitore di impianti e tecnologie per fonderia, trattamento superficiale e automazione. Da anni la società investe in nuovi materiali e produzione additiva per ampliare il perimetro oltre il core business tradizionale.
Nel 2017 il gruppo ha portato al proprio interno il produttore francese 3DCeram, specializzato in sistemi SLA per ceramica e in slurry per materiali come zirconia e allumina. In Giappone collabora con partner come Exentis per diffondere piattaforme di stampa 3D per ceramica e metalli, occupandosi sia di licensing sia di servizi di produzione conto terzi.
L’acquisizione di Bosch Advanced Ceramics si inserisce in questa traiettoria: Sintokogio non acquisisce solo una tecnologia, ma una fabbrica già funzionante di AM ceramica con clientela internazionale, processi qualificati e un team con esperienza su applicazioni complesse.
Bosch Advanced Ceramics: da startup interna a fornitore globale di componenti ceramici AM
Bosch Advanced Ceramics nasce come iniziativa interna a Bosch Business Innovations GmbH, con l’obiettivo di sfruttare le ceramiche tecniche in settori che richiedono resistenza termica, stabilità chimica e strutture interne complesse. In pochi anni è passata da progetto pilota a fornitore globale di componenti in ceramica prodotte con stampa 3D.
Il sito produttivo principale si trova a Immenstadt, in Germania. L’azienda opera come contract manufacturer: non costruisce stampanti, ma utilizza sistemi industriali di diversi fornitori, tra cui piattaforme a litografia per ceramica e sistemi SLA dedicati, per fabbricare componenti su specifica del cliente. Alla fine del terzo trimestre 2025 la società ha registrato una crescita del fatturato a due cifre, segnale di una domanda in aumento per componenti ceramici realizzati per via additiva.
Nel portafoglio rientrano microreattori, componenti per elettronica di potenza, inserti per processi chimici, parti per sensori e soluzioni per applicazioni industriali specialistiche, spesso con canali interni e cavità complesse non realizzabili con tecniche tradizionali di formatura e sinterizzazione.
I dettagli dell’operazione: nuovo nome e nuova governance
In base agli annunci ufficiali, Bosch Advanced Ceramics verrà rinominata Sinto Advanced Ceramics Europe GmbH al momento del closing, fissato per il 1° gennaio 2026 e soggetto alle consuete approvazioni regolatorie. Sintokogio diventerà unico proprietario dell’unità ceramica.
La nuova struttura prevede che Nikolai Sauer, oggi Chief Technology Officer di Bosch Advanced Ceramics, assuma il ruolo di Managing Director di Sinto Advanced Ceramics Europe. Sauer ha iniziato la propria carriera nel gruppo come tirocinante e conosce nel dettaglio sia il lato tecnico sia quello operativo dell’azienda. L’attuale CEO, Sophie Berninger, passerà invece a un nuovo incarico all’interno di Bosch. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi pubblici.
Per i clienti, le due parti sottolineano la continuità: processi, materiali e contratti in corso rimarranno invariati. Il messaggio centrale è che si tratta di un cambiamento di assetto societario, non di una ristrutturazione che stravolge produzione e offerta.
Motivazioni strategiche: perché Bosch vende e Sintokogio compra
Dal punto di vista di Bosch, la cessione di Advanced Ceramics si inserisce in una logica di sviluppo di nuove attività, crescita fino a una certa scala e successivo posizionamento in contesti dove possano espandersi con maggiore focalizzazione. Per portare la ceramica tecnica stampata in 3D al livello successivo, servono investimenti dedicati e una forte integrazione con il mondo delle ceramiche industriali: un ambito dove Sintokogio è più centrata rispetto al gruppo Bosch nel suo complesso.
Per Sintokogio, l’operazione offre diverse leve:
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acquisire capacità produttiva in Europa su ceramiche tecniche stampate in 3D;
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rafforzare la posizione in settori ad alto valore, come elettronica, energia, dispositivi medici e processi chimici;
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costruire un portafoglio verticale nella ceramica, che va dalle macchine per la stampa 3D, ai servizi conto terzi, fino alle applicazioni nei mercati storici del gruppo.
In questo modo, la ceramica tecnica additiva diventa un pilastro riconoscibile della strategia di diversificazione di Sintokogio.
Il ruolo della stampa 3D in ceramica nel portafoglio Sinto
Con l’acquisizione di Bosch Advanced Ceramics, Sintokogio gestisce un ecosistema ceramico additivo che comprende:
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3DCeram-Sinto, focalizzata su sistemi SLA per ceramica e materiali dedicati;
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Sinto Advanced Ceramics Europe, orientata alla produzione conto terzi di componenti in ceramica tecnica con tecnologie additive;
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una rete di collaborazioni e accordi di licensing che porta la stampa 3D ceramica e metallica verso clienti industriali in diversi mercati.
Questa combinazione consente al gruppo di offrire al mercato sia macchinari per chi vuole internalizzare la produzione, sia servizi per chi preferisce esternalizzare, con la possibilità di seguire il cliente dalla fase di design alla produzione in serie. Per gli utilizzatori finali, significa avere un unico interlocutore in grado di supportare lo sviluppo di componenti ceramici complessi, dalla scelta del materiale all’industrializzazione.
Un mercato in crescita per la ceramica tecnica stampata in 3D
La stampa 3D in ceramica è considerata un segmento in crescita all’interno della manifattura additiva. Le ceramiche tecniche trovano applicazione in elettronica, energia, sensoristica, medicale e meccanica industriale, grazie a proprietà come resistenza alle alte temperature, stabilità chimica, durezza e isolamento elettrico.
Le tecnologie additive consentono di sfruttare queste proprietà in geometrie prima difficili da ottenere: canali interni tortuosi, strutture a reticolo, pareti sottili con gradienti di spessore e componenti che integrano più funzioni in un unico pezzo. Le analisi di mercato, basate su dati raccolti presso produttori di hardware, materiali e service provider, indicano una crescita attesa significativa del segmento, con prospettive che superano il miliardo di dollari entro il 2030.
In questo contesto, l’operazione Sintokogio–Bosch Advanced Ceramics è un segnale di consolidamento: i grandi gruppi iniziano a costruire catene del valore complete, mettendo insieme macchine, materiali, servizi e accesso al mercato.
Impatto sui clienti e sull’ecosistema Bosch
Per i clienti di Bosch Advanced Ceramics, l’impatto più immediato riguarda l’accesso alla rete globale Sinto. L’integrazione nel gruppo giapponese può tradursi in maggiori investimenti in capacità produttiva, nella possibilità di seguire progetti lungo catene di fornitura più ampie e in un dialogo più stretto con settori dove Sintokogio è già presente con altre tecnologie.
Sul fronte interno, Bosch vede riconosciuto il percorso di una business unit che è passata da iniziativa sperimentale a realtà industriale con numeri e clienti consolidati. La cessione permette al gruppo di concentrare risorse su altri ambiti strategici, sapendo che la competenza costruita negli anni proseguirà il suo sviluppo sotto un proprietario specializzato nella ceramica e nella produzione per conto terzi.
Cosa significa per la stampa 3D in ceramica in Europa
Dal punto di vista europeo, l’ingresso di Sintokogio nella proprietà di Bosch Advanced Ceramics rafforza la presenza di un operatore giapponese con infrastruttura produttiva in Germania, in un panorama che comprende già poli importanti in Austria, Francia, Italia e altri Paesi.
L’accoppiata tra 3DCeram-Sinto e Sinto Advanced Ceramics Europe rende più flessibile l’offerta per:
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aziende che vogliono validare componenti ceramici critici in piccoli lotti, affidandosi a un service europeo;
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realtà che valutano l’acquisto di sistemi per la produzione interna ma preferiscono testare prima design e numeri con un partner esterno;
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progetti di co-sviluppo che, partendo da fornitori di sistemi e service provider, possono poi portare le tecnologie additive dentro lo stabilimento del cliente.
La nuova configurazione conferma la ceramica tecnica stampata in 3D come uno degli ambiti in cui la manifattura additiva sta passando dalla sperimentazione alla produzione industriale, con acquisizioni e alleanze che puntano a costruire capacità lungo l’intera catena del valore.
