Stack3D integra il sistema ibrido CEAD Flexbot: più capacità e tempi di consegna ridotti nella LFAM

Installazione, avvio e obiettivi a breve termine
Stack3D ha installato a River Falls (Wisconsin) un sistema CEAD Hybrid Flexbot, completando l’addestramento in sede a luglio. L’azienda affianca così alla dotazione esistente (SLS e FDM) la LFAM (Large Format Additive Manufacturing) per fornire componenti finiti in tempi di pochi giorni, aprendo un hub regionale per l’innovazione LFAM insieme a Interfacial.
 

Che cosa è il CEAD Hybrid Flexbot
Il Flexbot è una cella robotizzata per la stampa 3D a pellet con integrazione CNC per la fresatura nello stesso flusso di lavoro. La cinematica del robot (Comau, controllo Siemens Sinumerik con Run MyRobot/Direct Control) è integrata nel CNC; l’architettura modulare consente tavoli riscaldati, piste lineari e diversi estrusori.
 

Configurazioni e numeri chiave (estrusori e portate)
Il Flexbot supporta la serie di estrusori a pellet E25/S25/E40/E50 con portate massime rispettivamente di 12 / 20 / 60 / 84 kg/ora e ugelli da 2–24 mm. Disponibili versioni “Research”, “Research XL” e “Industry” (quest’ultima con binario lineare) e piano fino a 4000×2000 mm; letto riscaldato a 100 °C.
 

Perché questa scelta conta per clienti e applicazioni
Secondo Stack3D, l’integrazione del Flexbot consente di consegnare parti d’uso finale e attrezzature in giorni anziché mesi, differenziandosi come fornitore LFAM grazie anche alla formulazione interna dei materiali. CEAD evidenzia la rapida messa in produzione del sistema presso Stack3D e il ruolo dell’azienda come polo USA per la LFAM.
 

L’ecosistema: Interfacial come partner materiali e il ruolo dell’hub
L’hub LFAM di Stack3D è sostenuto da Interfacial (gruppo NAGASE) come fornitore “tier” di materiali: accesso diretto al Flexbot per test di materiali, prove di stampa e sviluppo applicativo nel ciclo completo (caratterizzazione meccanica/termica e validazione in campo).
 

Tecnologie, software e materiali compatibili
Il Flexbot opera su termoplastici a pellet (PP, ABS, ASA, PET/PC) e su tecnopolimeri (PEEK, PESU, PPS) anche rinforzati fibra di vetro/carbonio; la combinazione stampa + fresatura abilita stampi, attrezzature e grandi componenti con requisiti dimensionali. L’integrazione software comprende Siemens NX CAM per flussi ibridi e, in ambito LFAM, collaborazioni con fornitori di slicing/robotica.
 

Contesto di mercato: altri casi e trend
L’adozione di sistemi CEAD in ambito produttivo è in crescita: esempi includono Airtech e partnership su materiali e LFAM. Questo quadro conferma la spinta verso celle ibride a grande formato per ridurre lead time e consolidare fasi additive/sottrattive.
 


 

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Di Fantasy

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