L’Università di Tecnologia di Graz (TU Graz) ha introdotto un’avanzata tecnica di stampa 3D che sfrutta liquidi superraffreddati, in particolare l’acetato di sodio triidrato. Questo metodo potrebbe rivoluzionare il settore della produzione additiva aumentando drasticamente la velocità di stampa.
Caratteristiche Principali:
- Velocità di Stampa: La tecnica consente potenzialmente di accelerare la velocità di stampa, raggiungendo velocità impressionanti di 53 kg/h.
- Materiale in Foco: L’acetato di sodio triidrato, un tipo di sale idrato, è stato scelto come materiale principale grazie alla sua abbondanza e bassa tossicità.
- Come Funziona: Nel processo di superraffreddamento, i sali idrati rimangono liquidi anche a temperature al di sotto del loro punto di congelamento. Quando utilizzati nella stampa 3D, questi sali possono cristallizzare molto rapidamente, permettendo una stampa molto più veloce.
Applicazioni: La stampa 3D con liquidi superraffreddati si presta a molteplici applicazioni, soprattutto nei campi dell’arte, del restauro e della creazione di stampi. L’utilizzo di sali idrati idrosolubili offre ulteriori vantaggi in termini di applicabilità.
Prossimi Passi: Markus Brillinger, che guida la ricerca su questa innovativa tecnica, ha espresso l’intenzione di continuare a raffinare e cercare di industrializzare il processo. Inoltre, Brillinger sta esplorando l’utilizzo di altri sali idrati per la stampa 3D, espandendo ulteriormente il potenziale di questa tecnologia.
Conclusioni: Con l’emergere di questa nuova tecnica, l’industria della stampa 3D potrebbe assistere a una significativa accelerazione nei processi di produzione, ampliando il suo impatto e applicabilità in vari settori. La ricerca pubblicata da TU Graz rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di questa visione.