Tencent lancia Hunyuan 3D 3.0: cosa offre davvero il nuovo modello per la generazione di asset 3D

Contesto e novità principali
Tencent ha presentato Hunyuan 3D 3.0 al Global Digital Ecosystem Summit di Shenzhen (16 settembre 2025). L’azienda indica un miglioramento di 3× nella precisione di modellazione, una risoluzione geometrica fino a 1536³ e il supporto a 3,6 miliardi di voxel, con un approccio di generazione “a strati” che mira a conciliare struttura globale e micro-dettagli. L’obiettivo dichiarato è accorciare tempi e costi nelle pipeline di sviluppo 3D per gaming, animazione e design industriale.

Architettura: 3D-DiT “a scalpellatura”
Il cuore tecnico di Hunyuan 3D 3.0 è descritto come un modello 3D-DiT a scalini (graded sculpting): un’evoluzione dei diffusion transformer per 3D che raffina progressivamente geometria e texture. Questo schema punta a controllare meglio bordi, continuità topologica e uniformità delle superfici, mantenendo coerenza stilistica con il prompt o con le viste di input.

Strumenti a corredo: Hunyuan 3D AI e Hunyuan 3D Studio
Accanto al modello, Tencent mette in evidenza due componenti:

  • Hunyuan 3D AI: motore AI di creazione con funzioni text-to-3D, image/multi-view-to-3D, sketch-to-3D, generazione PBR/texture e animazione.

  • Hunyuan 3D Studio: ambiente “one-stop” orientato a team professionali (studi e game dev) per impostare flussi dal concept al rigging/animazione, con riduzione dei passaggi manuali tra tool diversi.

Accesso e integrazione
Tencent segnala disponibilità tramite motore Hunyuan 3D e API su Tencent Cloud, con focus su integrazione “SaaS+AI” in software esistenti dell’ecosistema. L’azienda spinge molto sull’uso in team distribuiti e su API per collegare generatori 3D a tool di DCC, motori di gioco e piattaforme enterprise.

Cosa cambia rispetto alla serie 2.x
Le versioni 2.0/2.1 hanno portato codice e modelli open-source (shape + texture: Hunyuan3D-DiT e Hunyuan3D-Paint), PBR più maturo e disponibilità su GitHub/Hugging Face. Con 3.0 l’accento passa a risoluzione, qualità dei volti e dei particolari “difficili”, oltre alla messa a terra in pipeline professionali via Studio e API. Al momento, non risultano repository ufficiali “3.0” open-source: per la community restano quindi i rilasci 2.1 (e aggiornamenti 2.x) come base operativa.

Implicazioni pratiche per stampa 3D e AM
Per chi produce fisico, l’interesse sta in:

  • mesh più pulite (riduzione difetti e miglior edge sharpness) → meno post-processing su retopologia e riparazioni;

  • export coerenti con PBR → facilitano rendering/materializzazione, ma in AM contano soprattutto manifold/chiusura e corretta scala: qui serviranno ancora check in slicer/mesh-repair;

  • multi-view e sketch-to-3D → utili per partire da concept rapidi e arrivare a geometrie stampabili con minor iterazione;

  • integrazioni API → chance di connettere generatori 3D a sistemi PLM/MES o a pipeline di preparazione al build.

Scenario competitivo
La mossa di Tencent si inserisce in un 2025 vivace per l’AI 3D: dal consolidamento dei rilasci open di Hunyuan 2.x al confronto con altri player cinesi (es. ByteDance sul text/image-to-3D) e a strumenti occidentali dedicati. Il messaggio è chiaro: velocità e qualità della sintesi 3D stanno diventando parametri chiave per il time-to-content, anche fuori dal solo intrattenimento.

 

 


 

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento