Tethon 3D potenzia le capacità nella manifattura additiva ceramica con l’acquisizione di TA&T
Tethon 3D, azienda statunitense specializzata nella produzione di stampanti 3D ceramiche, ha annunciato l’acquisizione di Technology Assessment and Transfer (TA&T), una società specializzata in materiali e precedentemente sussidiaria di Sintx Technologies. Questa mossa strategica mira a rafforzare le capacità produttive di Tethon, ampliare il suo portafoglio di resine e incrementare la sua quota di mercato a livello globale.
Espansione delle capacità produttive e del portafoglio prodotti
Fondata nel 2014 a Omaha, Nebraska, Tethon 3D sviluppa resine fotopolimeriche per la stampa 3D di materiali come zirconia, allumina e bio-inchiostri. L’acquisizione di TA&T rappresenta un passo significativo nella strategia di crescita dell’azienda, consentendole di produrre internamente le proprie resine e di gestire processi di debinding e sinterizzazione. Questa integrazione verticale posiziona Tethon come un concorrente più forte nel settore della manifattura additiva ceramica.
Trent Allen, CEO di Tethon 3D, ha espresso entusiasmo riguardo alla fusione, affermando: “Insieme, come leader statunitensi nella manifattura additiva ceramica, continueremo la nostra crescita sia a livello nazionale che globale, innovando continuamente i nostri portafogli di resine e garantendo la compatibilità dei nostri materiali con un numero maggiore di piattaforme hardware rispetto al passato.”
Ann Kutsch, presidente di TA&T, ha aggiunto: “Con le risorse e l’esperienza di Tethon, siamo ben posizionati per scalare e aumentare il nostro impatto in modi che prima non potevamo. Siamo entusiasti di questa nuova fase di crescita.”
Contributi di TA&T nel settore ceramico avanzato
Fondata nel 1983, TA&T ha fornito rivestimenti ceramici avanzati e compositi ai settori aerospaziale, automobilistico, industriale e medico. Ad esempio, nel 2013 ha progettato e prodotto elementi riscaldanti ceramici fondamentali per la suite di strumenti Sample Analysis on Mars (SAM) a bordo del rover Curiosity. Questi riscaldatori, realizzati tramite stereolitografia ceramica, possono resistere a temperature superiori a 1.500°F.
Prospettive future per la manifattura additiva ceramica
La manifattura additiva ceramica sta diventando sempre più complessa, incorporando processi sofisticati per la produzione di componenti ceramici ad alte prestazioni. Ad esempio, D3-AM ha introdotto la tecnologia di stampa 3D Micro-Particle Jetting (MPJ), che supera le limitazioni dei sistemi a getto d’inchiostro tradizionali, consentendo la lavorazione di sospensioni ceramiche a base d’acqua contenenti particelle grossolane e abrasive fino a 62 µm di diametro. Questo progresso facilita la fabbricazione di strutture ceramiche complesse con proprietà migliorate.
Separatamente, ricercatori della Jiangnan University hanno introdotto una tecnica innovativa per la stampa 3D di strutture ceramiche complesse senza supporto. Questo metodo combina la scrittura diretta dell’inchiostro (DIW) con la fotopolimerizzazione assistita da particelle di up-conversion indotta dalla luce vicino-infrarossa (NIR), consentendo la polimerizzazione in situ di filamenti ceramici con diametri che vanno da 0,41 mm a 3,50 mm. Il processo prevede l’estrusione di una sospensione ceramica sotto pressione e la sua immediata solidificazione utilizzando un laser NIR a 980 nm, permettendo la creazione di strutture ceramiche intricate che possono essere estese liberamente nello spazio senza supporto.
Collaborazioni strategiche e impegno per l’innovazione
All’inizio di quest’anno, Tethon 3D ha collaborato con CONCR3DE per sviluppare materiali ceramici per la stampa 3D a getto di legante. Queste collaborazioni e acquisizioni strategiche sottolineano l’impegno di Tethon nel promuovere la manifattura additiva ceramica e nel soddisfare la crescente domanda di soluzioni di stampa 3D specializzate in settori come l’aerospaziale, l’automobilistico, il biomedico e l’architettura.
