1. Il contesto della collaborazione
Toyota e Stratasys mantengono da oltre dieci anni una partnership focalizzata sull’adozione di tecnologie di stampa 3D industriale nei processi produttivi nordamericani. L’obiettivo è affiancare agli strumenti tradizionali le potenzialità della manifattura additiva, in modo da ridurre i tempi di approvvigionamento e consolidare la capacità di risposta alle esigenze di officina.
2. Il ruolo del Toyota Add Lab
All’interno di questa strategia è nato, a gennaio 2023, il Toyota Add Lab: un centro R&D dedicato all’implementazione della stampa 3D in applicazioni di fabbrica. Qui, ingegneri e tecnici sperimentano nuovi design di attrezzaggi e prototipi, con l’intento di passare dal disegno digitale al componente fisico in un’unica giornata lavorativa.
3. Le soluzioni hardware e materiali impiegati
Nei suoi stabilimenti nordamericani Toyota utilizza numerosi modelli di stampanti Stratasys, tra cui F3300, F900, Origin One, F770, Neo800, H350, F370, J850 e Fortus 450mc. I polimeri ad alte prestazioni selezionati garantiscono:
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Resistenza meccanica sotto carichi di uso industriale.
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Stabilità dimensionale in condizioni di esercizio.
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Durabilità per attrezzaggi ripetutamente soggetti a sollecitazioni.
4. Vantaggi operativi e organizzativi
Integrando la stampa 3D nei flussi di lavoro quotidiani, Toyota ha ottenuto:
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Riduzione dei tempi di approvvigionamento: ciò che prima richiedeva settimane di fornitura esterna viene prodotto internamente in poche ore.
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Maggior flessibilità di iterazione: le modifiche al progetto diventano immediatamente verificabili, permettendo affinamenti rapidi.
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Miglioramento della sicurezza: attrezzaggi personalizzati riducono movimenti forzati e sforzi ergonomici.
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Ottimizzazione dei costi: minore dipendenza da fornitori esterni e gestione on-demand dei componenti.
5. Esempi pratici
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Attrezzaggio per montaggio porte: riprogettato con un profilo più leggero, la nuova versione riduce l’affaticamento degli operatori e si presta a modifiche rapide in caso di variazioni di linea.
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Jig per allineamento finestrini: la versione precedente richiedeva due addetti; il nuovo strumento, realizzato in-house, consente a un unico operatore di eseguire l’operazione, potenziando sicurezza ed efficienza.
6. Voce degli addetti
“Partiamo talvolta da uno schizzo su carta,” spiega Dallas Martin, ingegnere per l’additive manufacturing di Toyota North America. “Oggi possiamo modellare digitalmente un supporto e averne un prototipo funzionante tra poche ore. Questa rapidità ci permette di testare soluzioni più sicure e migliorare costantemente i processi.”
“La stampa 3D ha cambiato il modo in cui collaboriamo,” aggiunge Lisa Bednar, responsabile Gruppo Production Engineering. “Non dobbiamo più attendere settimane per il pezzo: lo produciamo, lo perfezioniamo e lo portiamo in produzione in giornata. Non è solo questione di velocità, ma di mettere nelle mani delle persone gli strumenti adatti per agire subito.”
7. Prospettive future
Toyota punta a estendere ulteriormente l’integrazione dell’additive manufacturing, esplorando:
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Nuovi materiali compositi con prestazioni termiche e meccaniche superiori.
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Automazione del post-processing per massimizzare throughput e qualità.
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Collaborazioni con startup e centri di ricerca per sperimentare processi ibridi tra stampa 3D e lavorazioni tradizionali.
