Un impegno strategico per il settore aerospaziale giapponese Toyota ha annunciato un investimento di 7 miliardi di yen (44,3 milioni di dollari) in Interstellar Technologies come parte del round di finanziamento Series F dell’azienda. Questo investimento mira a potenziare le capacità produttive di Interstellar e a rendere la costruzione di razzi tanto scalabile ed efficiente quanto quella delle automobili.

Il finanziamento è guidato da Woven by Toyota, una controllata di Toyota che, pochi giorni fa, ha presentato il progetto futuristico Woven City al CES 2025. Interstellar, già nota per l’uso della stampa 3D nella realizzazione di componenti critici per i razzi, intende combinare questo approccio con le tecniche di produzione automobilistica di Toyota per accelerare i tempi di costruzione, ridurre i costi e realizzare razzi di dimensioni maggiori.

Collaborazione di lunga data Dal 2020, Interstellar e Toyota hanno collaborato attraverso scambi di personale, con 11 dipendenti Toyota che hanno lavorato in Interstellar per condividere competenze in ambito produttivo e operativo. Questo rapporto ha gettato le basi per un’alleanza strategica volta a ridurre i costi, ottimizzare i tempi di produzione e sviluppare un sistema di produzione in serie per i razzi.

Takahiro Inagawa, CEO di Interstellar Technologies, ha dichiarato: “Sin dall’inizio della nostra attività nel 2013, abbiamo puntato su un approccio pratico alla produzione e sullo spirito di sperimentazione. Woven by Toyota, leader nella trasformazione della mobilità, è il partner ideale per aiutarci a evolvere dalla produzione artigianale a una catena di fornitura scalabile, realizzando la nostra visione di rendere lo spazio accessibile a tutti.”

Tecnologia avanzata per razzi e satelliti Interstellar è stata una delle prime aziende a utilizzare la stampa 3D nella produzione di componenti essenziali per i razzi, come iniettori di carburante, hardware avionico e meccanismi di controllo del motore. Questi componenti, grazie alla stampa 3D, vengono realizzati con maggiore precisione, meno materiali e un peso ridotto, abbattendo i costi e accelerando i tempi di produzione.

Integrando le tecniche di produzione di Toyota, note per la loro efficienza e ottimizzazione della catena di approvvigionamento, Interstellar punta a soddisfare la crescente domanda di lanci di satelliti e a potenziare le capacità di lancio del Giappone.

Un settore in rapida crescita Il mercato spaziale è in forte espansione, con il numero di satelliti lanciati ogni anno che è passato da 141 nel 2016 a quasi 3.000 nel 2023. Mentre Stati Uniti e Cina dominano il settore, il Giappone punta a incrementare la propria capacità di lancio a 30 missioni annuali entro i primi anni del 2030, raddoppiando il valore della sua industria spaziale da 4.000 miliardi di yen (26 miliardi di dollari) a 8.000 miliardi di yen (52 miliardi di dollari). La collaborazione tra Interstellar e Toyota mira a rendere possibile questo obiettivo, passando da un modello produttivo personalizzato a uno scalabile.

Non solo razzi Oltre alla produzione di razzi, Interstellar sta sviluppando tecnologie di comunicazione satellitare simili a Starlink di SpaceX, con l’obiettivo di collegare direttamente i satelliti ai dispositivi terrestri, come gli smartphone, fornendo internet ad alta velocità. Questo approccio punta a integrare verticalmente l’infrastruttura spaziale, un modello che ha già dimostrato il proprio successo negli Stati Uniti.

Toyota, dal canto suo, non è nuova al settore spaziale. L’azienda collabora già con l’agenzia spaziale giapponese JAXA per lo sviluppo del Lunar Cruiser, un veicolo progettato per il programma Artemis della NASA e previsto per il lancio nel 2029. Akio Toyoda, presidente di Toyota, ha dichiarato: “Il futuro della mobilità non deve essere limitato alla Terra o a una sola azienda automobilistica.”

Prospettive future Grazie al nuovo investimento, Toyota e Interstellar puntano a rendere lo spazio più accessibile. Oltre al contributo di Toyota, ulteriori finanziamenti sono previsti nella seconda fase del round Series F di Interstellar, che ha già raccolto 22,7 miliardi di yen (144 milioni di dollari) attraverso vari round, inclusi prestiti. Tra i principali investitori figurano SBI Group, NTT DOCOMO e Resona Bank. Ad esempio, SBI Group ha investito 3,1 miliardi di yen (21 milioni di dollari) nel round Series E dell’agosto 2024 per sostenere lo sviluppo del razzo orbitale ZERO e delle tecnologie di comunicazione satellitare.

La sinergia tra la stampa 3D di Interstellar e le competenze produttive di Toyota potrebbe trasformare l’industria spaziale giapponese, rendendo la costruzione di razzi più economica ed efficiente e posizionando il Giappone come un concorrente di rilievo nel mercato spaziale globale.

 

Di Fantasy

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