Nel laboratorio SAMSax della TU Bergakademie Freiberg, dal 2022 si sviluppano materiali sostenibili utilizzando materie prime e residui rinnovabili. Recentemente, l’introduzione di una nuova stampante a getto di legante ha ampliato notevolmente le capacità di produzione additiva. Questa stampante, dotata di uno spazio di costruzione di un metro cubo e fino a otto testine di stampa che gestiscono più di 1.000 ugelli e quattro tipi di inchiostro contemporaneamente, permette una grande versatilità nell’uso dei materiali. I componenti stampati si asciugano direttamente nella macchina e sono pronti per la lavorazione immediata.
Henning Zeidler, professore di produzione additiva presso l’università, ha espresso entusiasmo per il progresso tecnologico: “Con questa stampante 3D avanziamo verso il nostro obiettivo di promuovere un valore sostenibile e ecologico nell’industria sassone.”
Il gruppo di ricerca ha dimostrato l’utilità pratica dei materiali locali attraverso vari progetti. Tra questi, spiccano l’uso di erba miscanto per scenografie e la trasformazione di polvere di denim riciclato in rinforzi per tavoli da campeggio. Altri materiali sperimentati includono trucioli di legno, gusci di nocciole, paglia e residui minerali dell’estrazione mineraria.
Opportunità per le PMI e Sostegno dalla Comunità Scientifica
L’avanguardistica stampante apre nuove possibilità per le piccole e medie imprese, consentendo loro di testare materiali senza grandi investimenti iniziali. Nel laboratorio reale, le aziende possono sfruttare questa tecnologia per ottimizzare i loro processi produttivi attraverso il concetto di “Test before Invest”, che facilita l’uso economico ed ecologico dei materiali di scarto.
In aggiunta, una piattaforma digitale di conoscenza promuove l’interazione tra il mondo industriale e quello della ricerca. Questa piattaforma offre supporto decisionale, analisi dei materiali e dettagli sulle catene di processo, migliorando così le sinergie tra le PMI sassoni e il settore della ricerca.
Il professor Zeidler conclude: “Grazie a questa iniziativa, non solo si valorizzano le materie prime e i residui come risorse potenziali per le imprese regionali, ma si favorisce anche una rete più stretta tra le imprese industriali del territorio e il mondo accademico.”