Nuovo nodo WISE Additive a Uppsala: la Svezia rafforza l’infrastruttura nazionale per la stampa 3D metallica

All’Università di Uppsala è stato inaugurato il nodo locale di WISE Additive, la piattaforma nazionale svedese dedicata alla manifattura additiva. Con questo passaggio, il laboratorio AM@Å dell’Ångström Laboratory entra ufficialmente nella rete che collega Uppsala, Chalmers University of Technology e Linköping University, creando un’infrastruttura condivisa per ricerca avanzata su polveri metalliche, processi AM e sostenibilità dei materiali.

Durante la cerimonia di apertura, con taglio del nastro affidato alla prorettrice Charlotte Platzer Björkman e al co-direttore WISE Olle Eriksson, ricercatori e ospiti industriali hanno potuto visitare i nuovi impianti e assistere a dimostrazioni di processo e sessioni scientifiche dedicate alla stampa 3D metallica. La direttrice scientifica di WISE Additive, Cecilia Persson, ha illustrato il ruolo di Uppsala all’interno della piattaforma, sottolineando come il nodo vada a completare la mappa svedese della ricerca in additive manufacturing.


WISE Additive: una piattaforma nazionale per materiali e processi sostenibili

WISE Additive nasce all’interno della Wallenberg Initiative Materials Science for Sustainability (WISE), il più grande programma svedese mai dedicato alla scienza dei materiali. Il programma, finanziato dalla Knut and Alice Wallenberg Foundation, dispone di un budget complessivo dell’ordine di miliardi di corone svedesi distribuiti su circa dieci anni, con l’obiettivo di sviluppare materiali, processi e infrastrutture orientati alla sostenibilità.

All’interno di questo quadro, WISE Additive è configurato come Research Technology Platform (RTP): una piattaforma tecnologica che mette a disposizione di università e partner industriali linee complete per la manifattura additiva, strumentazione avanzata per la caratterizzazione e personale tecnico specializzato. I tre nodi – Uppsala University, Chalmers University of Technology e Linköping University – condividono una visione comune: sfruttare la stampa 3D per progettare materiali più efficienti nell’uso di risorse, riciclabili e adatti a filiere industriali complesse.

Il nodo di Uppsala è l’ultimo tassello a entrare in funzione, a valle dell’avvio operativo delle infrastrutture di Chalmers e Linköping. La combinazione dei tre siti crea una rete nazionale che copre l’intera catena del valore, dalla produzione di polveri alla validazione dei componenti finali.


Il laboratorio AM@Å: catena completa per polveri e componenti metallici

Il nodo WISE Additive di Uppsala è integrato nel laboratorio AM@Å dell’Ångström Laboratory, che già da tempo ospita attività di ricerca e sperimentazione in manifattura additiva. Con il supporto del programma WISE, il laboratorio è stato ampliato lungo l’intera catena di processo per i componenti metallici:

  • Produzione di polveri e preparazione dei materiali di partenza per la stampa 3D.

  • Caratterizzazione delle particelle (dimensione, distribuzione, morfologia) e delle proprietà reologiche, fondamentali per la stabilità del processo.

  • Processi di stampa 3D metallica, con particolare attenzione a tecniche basate su letti di polvere e altre varianti di additive manufacturing per metalli.

  • Post-processing dei componenti stampati, incluse operazioni di trattamento termico e finitura.

  • Analisi non distruttiva tramite micro-CT, per osservare difetti interni, porosità e variazioni microstrutturali senza sezionare il pezzo.

Questa combinazione consente di collegare in modo diretto parametri di processo, qualità della polvere e proprietà finali del componente, aprendo la strada a cicli di ottimizzazione molto più mirati.


Ottimizzazione di parametri e riutilizzo delle polveri

Uno degli obiettivi chiave del nodo di Uppsala è la comprensione sistematica del comportamento delle polveri metalliche in condizioni operative realistiche. Grazie agli strumenti di caratterizzazione e alla micro-tomografia, i ricercatori possono:

  • valutare come varia la porosità interna al cambiare dei parametri laser o delle strategie di scansione;

  • misurare gli effetti dell’uso ripetuto della stessa polvere, analizzando contaminazioni, cambi nella distribuzione granulometrica e impatto sulle proprietà meccaniche;

  • correlare difetti interni e microstruttura con la stabilità del processo e con le prestazioni a fatica dei componenti.

Queste informazioni sono decisive per definire linee guida su riutilizzo e riciclabilità delle polveri, un tema centrale quando si punta a ridurre sprechi di materiale e impronta ambientale nelle produzioni serie.


Ruolo di Uppsala nella rete WISE Additive

All’interno della piattaforma WISE Additive, ogni nodo ha una specializzazione. Il sito di Uppsala University si concentra in particolare su:

  • sviluppo di nuovi materiali per e attraverso l’additive manufacturing;

  • produzione e trattamento delle polveri, includendo fasi di atomizzazione e condizionamento;

  • riciclabilità e cicli di riutilizzo dei materiali in polvere;

  • analisi strutturale non distruttiva, con micro-CT e altre tecniche avanzate.

I nodi di Chalmers e Linköping completano questo quadro con una forte focalizzazione su processi multimateriale, applicazioni industriali e interfaccia con l’ecosistema produttivo svedese. Insieme, i tre siti costruiscono una piattaforma condivisa che può essere utilizzata sia per progetti accademici di frontiera sia per iniziative con partner industriali in settori come aerospazio, energia, biomedicale e manifattura avanzata.


Collaborazioni internazionali e contributo di esperti esterni

La giornata di inaugurazione a Uppsala ha incluso interventi scientifici che collocano il nuovo nodo nel contesto internazionale dell’additive manufacturing. Tra gli ospiti, Iain Todd della University of Sheffield ha presentato una panoramica su temi come:

  • recupero e riutilizzo dei materiali in polvere;

  • strategie di riciclo in catene di fornitura basate su AM;

  • impatto delle scelte di processo sulla sostenibilità complessiva delle produzioni.

Questi contributi evidenziano come il nodo di Uppsala non sia pensato solo come infrastruttura nazionale, ma come parte di una rete più ampia di centri europei che lavorano su standard, pratiche di qualità e integrazione dell’AM in filiere industriali complesse.


Investimenti e strategia svedese sulla manifattura additiva

La nascita di WISE Additive e dei suoi tre nodi si inserisce in una strategia nazionale più ampia sulla scienza dei materiali e sulla manifattura avanzata. All’interno del programma WISE, una quota significativa dei fondi è destinata a Research Technology Platforms come WISE Additive, con investimenti specifici in attrezzature, infrastrutture di laboratorio e personale tecnico qualificato.

Per Uppsala University, questo significa:

  • consolidare la propria posizione come hub svedese per lo studio dei materiali metallici per l’AM;

  • attrarre progetti di ricerca competitivi e dottorandi interessati a combinare metallurgia, caratterizzazione avanzata e processi additivi;

  • offrire a partner industriali una piattaforma dove sperimentare nuove leghe, strategie di riutilizzo delle polveri e soluzioni di progettazione orientate alla circolarità.

La sinergia tra WISE Additive, altri centri di competenza nazionali e programmi dedicati alla manifattura additiva per la salute e l’energia colloca la Svezia tra i paesi che stanno utilizzando la stampa 3D metallica come leva concreta per politiche industriali e obiettivi di sostenibilità.


Prospettive: dalla ricerca di base alle applicazioni industriali

Con l’inaugurazione del nodo di Uppsala, tutti e tre i nodi WISE Additive risultano operativi. La piattaforma è ora in grado di supportare:

  • studi di ricerca di base su microstrutture, difetti e proprietà meccaniche di materiali complessi;

  • progetti applicativi in collaborazione con aziende interessate a componenti leggeri, parti ad alta resistenza o soluzioni personalizzate;

  • attività di formazione avanzata, come scuole estive, corsi specialistici e training su attrezzature industriali per giovani ricercatori e tecnici.

Nel medio termine, l’infrastruttura potrà contribuire alla definizione di procedure standardizzate per qualifica dei materiali, gestione delle polveri e controllo qualità delle parti stampate, elementi essenziali per l’ingresso dell’additive manufacturing in settori regolamentati e in produzioni ad alto valore aggiunto.


 

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento