UMAMI Bioworks ha siglato una collaborazione con due aziende coreane: KCell Biosciences, specializzata in biotecnologie, e WSG, produttrice di bioreattori e fermentatori. Questo accordo, formalizzato tramite un Memorandum of Understanding (MOU), mira a introdurre la tecnologia di biostampa di UMAMI Bioworks in Corea del Sud per la produzione di alimenti stampati in 3D. WSG fornirà le attrezzature necessarie, mentre la sua controllata KCell si occuperà dei processi di coltura cellulare e della produzione di mezzi di coltura.
Un’alleanza strategica per l’industrializzazione del cibo biostampato
La biostampa alimentare sta suscitando un crescente interesse da parte di aziende del settore alimentare, distributori, chef e autorità di regolamentazione. Tuttavia, gran parte dell’industria della biostampa e dei bioreattori sembra ancora distante da questo ambito, nonostante le tecnologie attuali impieghino numerosi bioreattori e utilizzino tecniche simili a quelle della produzione cellulare e della medicina rigenerativa. L’obiettivo di UMAMI Bioworks è creare una soluzione scalabile e “plug-and-play” per la produzione di frutti di mare coltivati in laboratorio. Collaborare con fornitori strategici come WSG e KCell, in grado di garantire attrezzature e materiali di alta qualità a prezzi competitivi, è fondamentale per raggiungere questo scopo.
Mihir Pershad, CEO di UMAMI Bioworks, ha dichiarato: “Per realizzare il nostro obiettivo di una produzione scalabile di frutti di mare coltivati, è essenziale stringere partnership con fornitori chiave in grado di offrire hardware e materiali a prezzi e volumi adatti alle esigenze dei nostri clienti. Con WSG e KCell, lavoreremo a stretto contatto per ottimizzare la nostra soluzione produttiva e costruire il primo impianto di produzione di alimenti coltivati in Corea del Sud.”
Superare le sfide del mercato con soluzioni integrate
Victor Kang, CEO di KCell Biosciences e del gruppo WSG, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, affermando: “È significativo che le soluzioni integrate di UMAMI, KCell e WSG riescano a superare la barriera del costo per le aziende alimentari interessate alla produzione di frutti di mare coltivati in laboratorio. Le soluzioni di bioprocesso di UMAMI si inseriscono perfettamente nel nostro modello di business, rendendolo commercialmente sostenibile.”
La Corea del Sud ha già fatto un passo avanti in questo settore con l’approvazione del cibo biostampato da parte del Ministero della Sicurezza Alimentare e dei Medicinali (MFDS). Questa collaborazione locale potrebbe facilitare ulteriori approvazioni e permettere a UMAMI di stabilire una piattaforma per l’industrializzazione del cibo biostampato. Le tre aziende pianificano la costruzione di un impianto di produzione conforme alle normative GMP (Good Manufacturing Practice) per la produzione di alimenti stampati in 3D, con particolare attenzione ai frutti di mare come l’anguilla e il tonno, molto apprezzati in Corea.
Il futuro del cibo biostampato: una sfida tra innovazione e mercato
Nonostante il potenziale della biostampa alimentare, rimangono dubbi su come il mercato reagirà a questi prodotti. Riusciranno a conquistare i consumatori, e a quale prezzo? Saranno un fenomeno passeggero o diventeranno una parte stabile della dieta quotidiana? La stampa 3D alimentare dovrà confrontarsi anche con alternative già presenti sul mercato, come il Beyond Burger, che potrebbe raggiungere obiettivi simili a costi inferiori. La vera sfida sarà rendere questi alimenti gustosi e competitivi.
Per rendere la biostampa alimentare una realtà commerciale su larga scala, è necessario superare numerosi ostacoli, tra cui i costi elevati e la complessità della tecnologia. La produzione su larga scala richiederà un’enorme quantità di bioreattori e di mezzi di coltura, oltre a spazi, acqua, elettricità e tempo. Il costo di questa tecnologia scenderà mai a un livello sostenibile? La sfida è riuscire a produrre a costi competitivi mantenendo l’interesse del mercato.
Partnership e pazienza: gli ingredienti per il successo
Le partnership saranno cruciali per localizzare le offerte, affrontare le sfide normative e garantire i capitali necessari. Sebbene le prospettive per la biostampa alimentare siano promettenti, ottenere le approvazioni, scalare la tecnologia e convincere i consumatori richiederà tempo e risorse finanziarie. Trovare investitori disposti ad aspettare i ritorni a lungo termine sarà un’impresa ardua, ma fondamentale per il successo di questa tecnologia innovativa.