Un team di ingegneri e chirurghi della McGill University ha sviluppato un micro-bioprinter largo 2,7 mm in grado di depositare idrogel direttamente nelle corde vocali durante l’intervento, con l’obiettivo di ricostruire il tessuto rimosso e limitare la fibrosi che irrigidisce le pliche vocali. Il dispositivo, chiamato MIISB – Minimally Invasive In Situ Bioprinter, è descritto in Device (Cell Press) il 29 ottobre 2025 ed è stato sostenuto dal National Institutes of Health (NIH).  

Come funziona il MIISB e perché punta alle corde vocali
Il MIISB utilizza un “tronco” flessibile a cavi, ispirato alla proboscide di un elefante, con un ugello terminale che consente al chirurgo un controllo manuale fine sotto microscopio. Nelle prove di laboratorio il sistema ha tracciato linee di ~1,2 mm con elevata ripetibilità e ha ricostruito difetti su modelli di corde vocali per training chirurgico, dimostrando la precisione richiesta in un distretto anatomico ristretto e delicato.  

Il razionale clinico: idrogel per prevenire la perdita di voce
Tra il 3% e il 9% della popolazione sperimenta disturbi della voce. Dopo l’asportazione di noduli, polipi o lesioni oncologiche, le cicatrici possono irrigidire le corde vocali rendendo difficile la fonazione. L’impiego di idrogel pro-riparativi è promettente, ma l’erogazione precisa nel sito chirurgico è la sfida chiave che il MIISB mira a risolvere. 

Dalla ricerca sui biomateriali alla stampa in situ
Il progetto si inserisce nella linea di ricerca McGill su biomateriali e idrogel per la laringe, che comprende nuovi gel iniettabili progettati per resistere alle sollecitazioni della fonazione e candidati a ridurre le re-iniezioni. Questi risultati preclinici rafforzano l’idea di combinare materiali più robusti con sistemi di deposizione mirata come il MIISB. 

Stato dello sviluppo e prossimi passi
Il micro-bioprinter è oggi azionato manualmente e sta entrando in studi in vivo su modelli animali per valutare l’integrazione dei gel e la sicurezza del funzionamento intra-operatorio. Il percorso verso lo studio clinico sull’uomo includerà validazioni di sterilità, biocompatibilità dei bioink, accuratezza di posizionamento e tempi procedurali rispetto allo standard di cura. 

Contesto tecnologico: robotica “continuum” e accesso transorale
L’impiego di robot continuum miniaturizzati per laringe e vie aeree è una traiettoria attiva: studi precedenti hanno mostrato sistemi transorali capaci di esposizione del campo e biopsie senza laringoscopio, indicando che piattaforme flessibili e a cavo possono operare con destrezza in spazi confinati. Il MIISB applica questo paradigma alla biostampa in situ, mirata alla ricostruzione tissutale.

Immagine generata AI
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Di Fantasy

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