Una nuova stampante 3D Bambu Lab? Una fuga di notizie riaccende le ipotesi

Bambu Lab, azienda con sede a Shenzhen e nota per le sue stampanti 3D ad alte prestazioni, è nuovamente al centro dell’attenzione a causa di un’immagine trapelata che suggerisce l’arrivo imminente di un nuovo modello a grande formato. La fotografia, di qualità sfocata e pubblicata sul social network X il 4 giugno, sembra mostrare una macchina inedita e ha generato un vivace dibattito tra gli utenti del subreddit dedicato al marchio.


Verso un’alternativa semplificata all’H2D

L’immagine suggerisce una stampante con un’altezza dell’asse Z di circa 340 mm, in linea con il volume di costruzione dell’H2D, attuale top di gamma. Tuttavia, alcuni elementi visivi indicano cambiamenti significativi nel design e nella filosofia del prodotto.

Il più evidente è la presenza di un solo ugello sulla testina di stampa, in contrasto con il sistema a doppia estrusione dell’H2D. Questo lascia ipotizzare che Bambu Lab stia valutando un modello più accessibile e meno complesso, probabilmente pensato per utenti consumer o semi-professionali.

La testina mostra inoltre una ruota gialla per il movimento dell’estrusore, simile a quella impiegata nella serie A1, e una fotocamera vicino all’ugello, presumibilmente destinata alla calibrazione. La piastra frontale copre il codice identificativo che sugli H2D è leggibile tramite telecamere integrate, suggerendo una riduzione dei sensori onboard.

Queste scelte tecniche potrebbero indicare l’intenzione di Bambu Lab di offrire una stampante più economica, mantenendo comunque un ampio volume di stampa e una buona affidabilità.


Il precedente: aggiornamento firmware e critiche nella community

Non si tratta della prima fuga di notizie che coinvolge Bambu Lab. Nel mese di aprile, un utente ha segnalato l’apparizione imprevista di una versione beta del firmware 1.08.50.14 per le stampanti della serie X1 e X1 Carbon.

Il nuovo firmware introduceva un’interfaccia aggiornata e un display per l’umidità del modulo AMS (Automatic Material System), ma ha causato perplessità per alcune modifiche ritenute controintuitive. Ad esempio, dopo il passaggio da un ugello da 0,6 mm a uno da 0,4 mm per filamenti PETG ad alto flusso, la stampante non ha più segnalato la mancata corrispondenza tra slicing e configurazione dell’hardware, un controllo di sicurezza presente in precedenza.

L’impostazione manuale dell’ugello risultava poco evidente e non segnalata chiaramente. Inoltre, la dimensione dell’ugello predefinito veniva ripristinata a 0,4 mm senza avviso, alterando la prevedibilità del sistema. Alcuni utenti hanno anche riportato malfunzionamenti nella gestione delle ventole, in particolare nei dispositivi Android.


L’H2D: il sistema professionale di punta di Bambu Lab

Presentata nel marzo 2025, la Bambu Lab H2D rappresenta il sistema desktop più avanzato dell’azienda. Progettata per un’utenza professionale, offre un’area di stampa di 350 × 320 × 325 mm e integra due moduli AMS con essiccazione automatica dei filamenti.

La macchina dispone di doppia estrusione, hotend da 350°C, camera riscaldata a 65°C e un sistema di controllo con servoattuatori ad alta precisione. Le prestazioni di stampa raggiungono 1000 mm/s in velocità e 20.000 mm/s² in accelerazione, puntando sulla produttività mantenendo elevati standard qualitativi.

A maggio, Bambu Lab ha pubblicato la versione firmware V01.01.02.07 per l’H2D all’interno del programma Public Beta. L’aggiornamento introduce miglioramenti prestazionali, nuove funzionalità e una gestione più avanzata dell’hardware, raccogliendo i feedback della fase beta precedente.


Un possibile cambio di strategia

Se le informazioni trapelate si rivelassero fondate, la nuova stampante potrebbe segnare un orientamento strategico verso modelli semplificati. Bambu Lab ha già ammesso che l’H2D si rivolge principalmente a un pubblico professionale. Una nuova macchina con singolo estrusore, caratteristiche derivate dalla gamma A1 e un costo inferiore potrebbe ampliare la base utenti, attirando hobbisti evoluti e piccoli laboratori.

L’adozione di un design più essenziale, combinato a un ampio volume di stampa, potrebbe posizionare questo modello come alternativa concreta per chi cerca prestazioni solide senza la complessità dell’H2D.


 

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Di Fantasy

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