Nel campo dell’audiologia e dell’acustica, i ricercatori dell’Augmented Listening Laboratory dell’Università dell’Illinois stanno impiegando la tecnologia di stampa 3D per replicare la complessità dell’udito umano. Hanno creato una serie di modelli di teste umanoidi robotizzate, progettate per simulare l’ascolto e la percezione del suono in maniera simile a un essere umano. Questi modelli avanzati, realizzati in 3D, offrono un nuovo strumento di ricerca che consente la raccolta di dati ininterrotta, senza necessità di utilizzare soggetti umani, sostenendo così l’evoluzione della tecnologia audio.
L’obiettivo principale di questo progetto è sperimentare e capire meglio come gli esseri umani percepiscono i suoni. Queste teste robotiche, grazie alla loro struttura, sono in grado di simulare realisticamente vari scenari di ascolto e permettono di analizzare le proprietà acustiche proprie dell’anatomia umana.
Questi simulatori acustici avanzati, inoltre, consentono di effettuare registrazioni continue senza il bisogno di avere soggetti umani coinvolti, il che rende i dati raccolti molto più affidabili, poiché eliminano il problema dell’impossibilità di mantenere immobilità totale durante le registrazioni.
Le teste robotiche, ricreate mediante la stampa 3D, sono dotate di microfoni e auricolari Bluetooth e possono riprodurre i movimenti del collo umano. Inoltre, il design delle teste è open-source, il che significa che è liberamente accessibile e può essere personalizzato da altri gruppi di ricerca per adattarsi alle esigenze specifiche del loro studio.
Uno degli aspetti fondamentali di questa ricerca è la capacità di riprodurre scenari di ascolto realistici, come per esempio un ambiente rumoroso in cui sono presenti molte conversazioni simultanee. Questo aspetto è particolarmente rilevante quando si tratta di sviluppare tecnologie audio avanzate o algoritmi per migliorare l’udito.
Uno degli studenti coinvolti nel progetto, Austin Lu, ha sottolineato come l’uso di simulatori di testa acustica supera molti dei problemi associati alla ricerca basata su soggetti umani, tra cui la fatica e la difficoltà di mantenere una posizione immobile per lunghi periodi di tempo.
Inoltre, Manan Mittal, uno dei ricercatori laureati del team, ha enfatizzato come progetti come questo derivano da un approccio di ricerca interdisciplinare che richiede una stretta collaborazione tra ingegneri e designer.
In definitiva, questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nel campo della tecnologia audio e nell’ingegneria acustica, offrendo una nuova prospettiva sulla percezione del suono umano e fornendo strumenti preziosi per ulteriori sviluppi e innovazioni in questo campo.