Velo3D integra Dyndrite LPBF Pro su Sapphire e Sapphire XC: più controllo sul percorso laser e sviluppo processo
Il 2 ottobre 2025 Velo3D e Dyndrite hanno annunciato l’integrazione di LPBF Pro con le piattaforme metalliche Sapphire e Sapphire XC. L’obiettivo è offrire agli utenti “controllo a livello vettoriale” delle traiettorie laser (velocità e avanzamenti) per ottimizzare il toolpath e accelerare lo sviluppo di processo, con possibilità di scalare in produzione.
Cosa significa “controllo a livello vettoriale” per LPBF
Con LPBF Pro gli ingegneri possono scrivere direttamente i vettori di scansione verso i sistemi Velo3D, definire strategie personalizzate (contorni, riempimenti, transizioni) e regolare parametri a grana fine per precisione e ripetibilità. Questo approccio, basato su calcolo accelerato GPU, è pensato per aumentare il tasso di costruzione e gestire feature difficili, mantenendo la qualità del pezzo.
Macchine coinvolte e scala produttiva
L’integrazione riguarda Sapphire e Sapphire XC; la famiglia include configurazioni di grande formato come Sapphire XC 1MZ con volume cilindrico 600 mm Ø × 1000 mm Z, utile per componenti energetici e aerospaziali di grandi dimensioni. Questo contesto dà senso al controllo vettoriale spinto: più volume e più laser richiedono più finezza su strategie e parametri.
La voce dell’utenza avanzata (Ursa Major)
Nel comunicato riportato da TCT compare anche Ursa Major: secondo Thomas Pomorski (Director of Additive Manufacturing), l’abilitazione di LPBF Pro sulle macchine Velo3D aumenta la velocità di sviluppo. Il riferimento si inserisce in un contesto più ampio: Ursa Major ha siglato un accordo pluriennale con Dyndrite dopo una valutazione tecnica di sei mesi per spingere sviluppo materiali, qualifiche e produzione in serie di propulsori.
Formati e flussi dati: perché conta l’OVF
Il controllo “vector-level” si appoggia anche a formati e pipeline aperte: Dyndrite è stato il primo a supportare il formato OVF – Open Vector Format per LPBF, che consente di scrivere toolpath laser con metadati e streaming layer-by-layer verso sistemi mono o multi-ottica compatibili, oltre all’output in formati CLI/CLI+. Questo abilita integrazioni più profonde coi costruttori macchina e favorisce interoperabilità e tracciabilità.
Add-in e funzionalità complementari
L’ecosistema LPBF Pro accoglie add-in come l’ottimizzazione del percorso laser di Ulendo, utile per analizzare e regolare automaticamente le traiettorie, riducendo tempi morti e migliorando la produttività senza sacrificare la qualità della fusione.
Impatto per R&D, qualifiche e produzione
Per Velo3D (hardware + software) e Dyndrite (Additive CAM su GPU), l’integrazione punta a:
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Sviluppo materiali e parametri più rapido, con zone e strategie locali per gestire energia e stabilità del bagno fuso.
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Qualifica di processo più strutturata (piastre ASTM parametriche, strategie ripetibili).
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Scalabilità multi-laser e su macchine di grande formato, mantenendo coerenza di qualità e tempi.
