Da aprile 2025 la divisione BÖHLER AMPO di voestalpine BÖHLER Edelstahl GmbH & Co KG produce polveri per la stampa 3D usando esclusivamente azoto “verde” (prodotto con energia rinnovabile). L’azienda stima fino al 99% di riduzione delle emissioni nella produzione del gas e fino a 1 kg di CO₂e risparmiato per ogni kg di polvere; il gas è certificato esternamente. L’iniziativa si aggiunge a imballaggi standard con fino al 70% di plastica riciclata e all’opzione di contenitori in acciaio riutilizzabili; nello stesso polo di Kapfenberg è documentato l’uso di elettricità da fonti rinnovabili per l’acciaieria speciale.
 

Che cos’è l’azoto “verde” e il ruolo dei gas nella produzione di polveri
Per “azoto verde” si intende azoto ottenuto con elettricità priva di carbonio rispetto ai tradizionali mix fossili; diversi fornitori offrono linee con certificazione di impronta ridotta. Nella gas atomization e nelle fasi di protezione/spurgo, azoto o argon garantiscono atmosfera controllata e qualità del prodotto; la letteratura e i documenti applicativi dei fornitori di gas descrivono criteri di scelta (inerzia, conduttività termica, costi) e l’impatto sulla resa e sulla purezza delle polveri.
 

Impatto atteso: numeri, certificazioni e packaging
Secondo voestalpine (come riportato), il passaggio ad azoto verde comporta fino al 99% di riduzione delle emissioni nella produzione del gas e ~1 kg CO₂e/kg di polvere risparmiato, con tracciabilità garantita da certificazioni esterne. Oltre all’energia rinnovabile nel sito, l’azienda dichiara imballaggi con fino al 70% di plastica riciclata e l’alternativa dei fusti in acciaio riutilizzabili.
 

Contesto industriale: Kapfenberg e le iniziative di efficienza energetica
Il nuovo stabilimento inox di Kapfenberg (EAF) opera con elettricità da fonti rinnovabili e integra recupero di calore per teleriscaldamento e raffrescamento ad assorbimento, riducendo migliaia di tonnellate di CO₂ all’anno: un quadro coerente con la scelta “green” anche a monte della produzione polveri.
 

Perché l’azoto conta davvero nelle polveri AM
L’atomizzazione a gas è il metodo più diffuso per produrre polveri sferiche per AM; la scelta del gas (N₂ o Ar) influenza morfologia, composizione (per acciai austenitici l’N₂ può introdurre azoto in lega) e reologia delle polveri. Studi su 316L e leghe nitrurate mostrano effetti misurabili della scelta del gas su scorrevolezza e processabilità PBF.
 

Allineamento con le politiche ESG del gruppo
Documenti pubblici del gruppo indicano valutazioni ESG estese lungo la supply chain e obiettivi di acquisti valutati con criteri di sostenibilità; brochure tecniche BÖHLER AMPO riportano l’uso di energia elettrica rinnovabile nella produzione delle polveri e la completa riciclabilità del prodotto.
 

Cosa cambia per i clienti AM (OEM e service)
Per utenti in aerospace, energia e utensileria, la disponibilità di polveri prodotte con gas certificato “verde” aiuta a ridurre le emissioni Scope 3 associate ai materiali, senza modificare specifiche e qualificazioni di processo. In parallelo, la catena di fornitura energetica regionale—dall’elettricità rinnovabile ai progetti su ammoniaca/azoto green—sta maturando, ampliando le opzioni di approvvigionamento a basso tenore di carbonio.

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Di Fantasy

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