Cambio al vertice tecnico

Wayland Additive ha nominato Chris Smith Chief Technology Officer, a seguito del ritiro dal ruolo di Ian Laidler, co-fondatore e riferimento tecnico dell’azienda fin dalla nascita. L’annuncio ufficiale è del 4 agosto 2025.  

Il contributo di Ian Laidler

Fisico con lunga esperienza nella gestione e nel controllo dei fasci di elettroni, Laidler ha guidato l’industrializzazione del processo NeuBeam e la trasformazione di tale tecnologia in un sistema commerciale, Calibur3. Sotto la sua guida è cresciuta una squadra di ingegneri e sono stati avviati progetti con centri di ricerca e clienti industriali in settori aerospazio, difesa ed energia.  

Fra le adozioni già note: Royal Air Force (Centro di Innovazione Hilda B. Hewlett), Exergy Solutions in Canada e istituti Fraunhofer in Germania (IPK a Berlino e IFAM a Dresda).  

Chi è Chris Smith

Entrato in Wayland nel 2019 come R&D engineer, Smith ha ricoperto poi i ruoli di Head of Applications e Head of Engineering. Ha un PhD all’Università di Sheffield su un metodo di topology optimization per strutture a massa minima fabbricate in additive. Come CTO guiderà l’evoluzione della piattaforma NeuBeam, lo sviluppo prodotto e le partnership tecnologiche.  

Cosa cambia per roadmap e priorità

  • Piattaforma NeuBeam: continuità sugli aspetti chiave (stabilità del fascio, gestione termica “hot part / cold bed”, assenza di sinter cake), con focus su scalabilità industriale e applicazioni in leghe complesse e metalli refrattari.  

  • Materiali e processi: prosegue il lavoro con fornitori avanzati di polveri metalliche; è già stata qualificata, ad esempio, la polvere di tungsteno di 6K Additive su Calibur3. 

  • Monitoraggio e software di processo: rafforzamento degli strumenti proprietari per in-process monitoring e tracciabilità layer-by-layer, oltre alle soluzioni di supervisione come Wayland Connect.  

  • Partnership strategiche: consolidamento delle collaborazioni con reti di vendita e cluster tecnologici (es. TECCLUSTER per i Paesi nordici e baltici).  

Clienti e casi d’uso: lo stato dell’arte

  • Royal Air Force: il 7 agosto 2025 è stato installato su un Typhoon un componente di sostituzione temporanea del pylon assembly, progettato e prodotto internamente dal 71 (IR) Squadron presso RAF Coningsby. Il caso conferma l’interesse dell’aeronautica per soluzioni additive rapide e tracciabili in ambito MRO.  

  • Exergy Solutions: primo sistema Calibur3 venduto nel 2021 per applicazioni R&D e sviluppo processo su leghe ad alte prestazioni.  

  • Fraunhofer: acquisizioni e integrazioni di Calibur3 presso IPK e IFAM Dresden per programmi su materiali avanzati e validazione di processo.  

Cenni tecnici su NeuBeam e Calibur3

NeuBeam è un processo a fascio di elettroni che mantiene calda la parte e freddo il letto: la polvere non sintera in blocco, i pezzi non richiedono rimozione da “sinter cake” né trattamenti termici per rilassare le tensioni residue. Questo consente geometrie complesse con supporti ridotti e una post-produzione più semplice.  

Il sistema Calibur3 offre un volume utile fino a 300 × 300 × 450 mm (opzione fino a 450 × 450 × 450 mm), colonna e-beam da 5 kW / 60 kV, velocità di scansione fino a 1000 m/s e layer 50–90 µm.  

Implicazioni per utenti e supply chain

La transizione da Laidler a Smith avviene con un portafoglio clienti attivo e una pipeline di sviluppo focalizzata su ripetibilità di processo, materiali critici e integrazione dati per la certificazione. Per operatori aerospaziali, energia e difesa, i punti da monitorare nei prossimi mesi riguardano:

  1. roadmap materiali (es. refrattari e titanio per componenti strutturali),

  2. maturità degli strumenti di monitoraggio e correlazione con requisiti QA/QC,

  3. estensione della rete di assistenza e training presso partner regionali

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Di Fantasy

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