3D Systems ha comprato da Xerox le tecnologie per gli inchiostri solidi
Fermento nel settore della stampa 3D. La società 3D Systems ha comprato le tecnologie e assunto il team di sviluppo Xerox che si occupa di inchiostri solidi, un affare da 32 milioni di dollari. Xerox aveva a sua volta acquistato la divisione Imaging e stampanti di Tektronix nel 2000, rendendo la tecnologia di stampa a inchiostri solidi parte integrante della linea di stampanti per ufficio e imaging dell’azienda.
3D Systems è una società specializzata in sistemi e soluzioni complete per la stampa 3D, la prototipazione rapida, la produzione, nonché la realizzazione di parti on demand. È molto probabile che la società intenda usare brevetti e tecnologie degli inchiostri solidi in futuri prodotti che proiettano 3D Systems in avanti rispetto alla concorrenza.
L’inchiostro solido è il risultato di un’innovativa tecnologia di stampa a colori offerta finora in esclusiva da Xerox, ideata nel 1991 a Wilsonville (Oregon) dove è prodotta ancora oggi. Tektronix aveva cominciato a sperimentare nel 1986 la tecnologia a getto d’inchiostro termico, introducendo già all’epoca una riduzione dell’inchiostro liquido (a base di acqua). Negli anni successivi, con la tecnologia a getto d’inchiostro piezoelettrica, vengono poste le basi della tecnologia a getto d’inchiostro solido senza acqua, che ha consentito di ridurre problemi come l’effetto traslucido o l’arricciatura della carta.
Il primo prodotto a inchiostro solido arrivò nel 1991: la Tektronix Phaser III, un dispositivo in grado di stampare 1 pagina a colori al minuto e con un’elevata qualità grafica. Successivamente arrivarono (nel 1999) il primo prodotto a inchiostro solido per il formato tabloid/A3 e poi (marchiate come Xerox) negli anni successivi le multifunzione A4 e modelli sempre più completi con qualità e prestazioni migliorate.
Stando ai dati di Xerox, attualmente oltre un milione di dispositivi a inchiostro solido trova impiego presso migliaia di clienti, la cui produzione di stampa supera i 6 miliardi di pagine l’anno. Sebbene la tecnologia a inchiostro solido sia stata originariamente sviluppata per il mercato delle arti grafiche, essa si è diffusa sempre più negli ambienti di ufficio per via della sua semplicità e facilità di utilizzo.
L’inchiostro solido è prodotto da un polimero atossico a base di resine, simile ai pastelli. Gli stick di inchiostro solido possono essere maneggiati con la massima sicurezza e non provocano versamenti né fuoriuscite, evitando in tal modo di macchiare i vestiti. Metodi di produzione rigorosi garantiscono una qualità costante dei colori; gli stick di inchiostro solido per i colori ciano, magenta, giallo e nero e presentano una forma speciale che consente il facile e inserimento negli alloggiamenti. È possibile caricare più stick di inchiostro solido per una stampa di lunga durata e senza interruzioni e ricaricare l’inchiostro mancante in qualsiasi momento.
Una volta che gli stick di inchiostro solido sono stati installati nel dispositivo, una l’inchiostro solido passa allo stato liquido e viceversa in pochi secondi. Il processo di stampa a inchiostro solido funziona in modo simile a quanto avviene in una stampante offset di piccole dimensioni e consente di produrre immagini dai colori vividi su quasi tutti i tipi di carta, compresa la carta riciclata. Nella fase di stampa, un ullo di manutenzione applica rapidamente uno strato microscopico di olio di silicone sul fotoricettore riscaldato, per un’emissione affidabile dell’inchiostro.
La tecnologia a inchiostro solido differisce notevolmente dalla tecnologia laser o a getto d’inchiostro. Tra i vantaggi dell’inchiostro solido: qualità di stampa uniforme, minore quantità di materiali di scarto in assenza di cartucce da smaltire e con un imballaggio estremamente ridotto, costi di gestione ridotti.
di Mauro Notarianni da macitynet.it