la rampa per sedie a rotelle di Raul Krauthausen

L’importanza della solidarietà anche nelle nuove tecnologie

Un oggetto stampato in 3D può cambiare la vita di una persona o quella di una comunità?  La rivoluzione del 3D printing può trasformare il mondo in un posto migliore? “Noi ne siamo convinti” afferma Laura De Benedetto, co-founder di MakeTank

(www.maketank.it), la piattaforma dei Maker italiani “e per questo motivo abbiamo deciso di aderire a 3DPRINTforAID. Un progetto nato da un’idea di Thingarage (www.thingarage.com), con la collaborazione del partner tecnico Vectorealism, che intende premiare prodotti di utilità sociale realizzati con la tecnica della stampa 3D”. 3DPRINTperAID (www.thingarage.com/c/3dprintaid) è un contest pensato per superare l’idea che il 3D printing risponda solo a logiche di mercato basate su desideri di individualità ed esclusività. Il punto d’arrivo del contest non è il mercato, ma la qualità della vita delle persone. L’obiettivo è realizzare un oggetto stampato in 3D in grado di risolvere un problema concreto o di diventare un ausilio umanitario per popolazioni in via di sviluppo.
“L’invito che questa volta rivolgiamo ai Maker e Designer”, aggiunge Laura De Benedetto, “è di progettare un oggetto non ‘cool’ dal punto di vista del design, ma utile per risolvere un problema reale. Vogliamo dimostrare che le tecniche di Digital Fabrication sono uno strumento perfetto per i Designer autoproduttori, ma anche un elemento trainante della Terza Rivoluzione Industriale, tra i pochi in grado di limitare l’impatto negativo dell’industria pesante e sostenere l’affermarsi di un modello di produzione più sostenibile: la fabbrica diffusa”. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a progettisti, singoli o in gruppi, attivi in tutta Europa. Per iscriversi basta collegarsi al sito (www.thingarage.com/c/3dprintaid), compilare il form e inviare gli elaborati richiesti entro martedì 23 settembre 2014. La valutazione dei progetti si baserà su cinque criteri: utilità sociale, innovazione progettuale, bassi costi di produzione, massima funzionalità, semplice realizzabilità.
La giuria del contest è composta da: Antonello Balestrieri (ceo e co-founder Thingarage); Beatrice Costa (direttore di dipartimento Action Aid Italia); Laura De Benedetto (co-founder MakeTank); Riccardo Luciani (direttore e co-founder Impact Hub Firenze); Eleonora Ricca (designer e imprenditrice – Vectorealism). Il prototipo del progetto vincitore sarà realizzato dal partner Vectorealism. “Perché partecipare al contest 3DPRINTforAID? Io mi chiederei piuttosto: perché non farlo”, afferma Antonello Balestrieri di Thingarage, “3DPRINTforAID è un contest ideale per un Maker: ha un brief aperto, pochissimi vincoli, lascia grandissimo spazio alla creatività e all’estro. E soprattutto è per una buona causa: migliorare le condizioni di vita delle persone meno fortunate. E’ sicuramente il contest più ambizioso che Thingarage abbia ospitato sulla piattaforma fin dalla sua nascita, ma siamo certi che ci darà grandi soddisfazioni“.
Gli ambiti su cui dovrebbero concentrarsi i progettisti? Beatrice Costa di Action Aid non ha dubbi: “Ci piacerebbe che la Digital Fabrication contribuisse alla promozione dei diritti dei piccoli agricoltori nel mondo, con innovazioni che li riguardino, ma anche creazioni pensate per le donne, perché possano non dover subire più discriminazione e violenza come invece oggi ancora accade nel mondo. Le invenzioni a forte contenuto tecnologico che colmano il gap della mancanza di dati e di accesso alle informazioni da parte dei più esclusi saranno la chiave per non (pre)occuparsi più di fame, povertà ed esclusione in futuro”.

da italiaglobale.it

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