Detto tra noi questi sembrano usciti dritti dritti dalla psicadelia anni ’70 o meglio come negli anni ’70 immaginavano il nuovo millennio.
Monade Studio mescola la stampa 3D e la fantascienza per creare un violino 2 corde con esperienze sonore futuristiche
Anche se la stampa 3d ha cambiato radicalmente il panorama della creazione di prodotti personalizzati che vanno da protesi a cuffie e tacchetti da calcio e altro , forse uno degli sviluppi più interessanti è il fatto che questa tecnologia permette di interpretare in modo completamente nuovo degli oggetti che hanno mantenuto le loro forme per secoli cosa dovuta di solito ai loro processi di produzione tradizionali.
Quando si tratta di esperienze sonore tuttavia, il Monade Studio che ha sede in Florida, vuole trasformare tutto quello che è ortodosso negli strumenti e negli ambienti sonori.
Fondata nel 2002 Eric Goldemberg e Veronica Zalcberg – che si sono formati come architetti tra Buenos Aires e New York – Monade è uno Studio di ricerca di design che si concentra sulla “percezione spaziale correlata all’ effetto ritmico” con un focus sui piani urbanistici sugli edifici sui paesaggi e sul design del prodotto.
Anche se i team di progettazione si sono concentrati su una vasta gamma di progetti, è forse nei loro progetti che ruotano attorno a suono che hanno raccolto più attenzione – in particolare grazie ai loro metodi di progettazione generativa che assomigliano a quello che alcuni potrebbero considerare una astronave futuristica. Naturalmente, tutto questo non sarebbe possibile senza la stampa 3D
Due corde di violino piezoelettriche (uno dei cinque strumenti progettati dalla coppia insieme con il musicista Scott F. Hall) potrebbero non definire un violino, a meno che un violinista non lo suoni in maniera tradizionale. Il design ricorda più da vicino un modello in scala di una navicella spaziale – ma è perfettamente in grado di riprodurre una melodia, grazie ad un sensore piezoelettrico, che viene usato c o come un “pick-up” per amplificare il suono.
Il violino, che sarà in mostra al Javits Center di New York il 16 e 17 aprile, è una parte di una esposizione dal titolo ‘MULTI’, che mira a intrecciare gli artefatti sonori all’interno di un contesto attivato da microfoni piezoelettrici che si trasformano in un meta-strumento complesso nella tradizione di un one-man band.
In precedenza, la coppia ha progettato l’ ABYECTO di Sonic Ambiente presso il Miami Beach Urban Studios Gallery che ha caratterizzato i musicisti Jacob Sudol e Scott F. Sala. Simile alla prossima esposizione di New York, l’installazione ha caratterizzato un fondo murale stampato in 3D che, per mezzo di trasduttori portatili attivati, riempie la galleria con una costante evoluzione di campi di attività sonora.
A Miami i partecipanti sono stati invitati a partecipare alla performance toccando i trasduttori audio sull’opera per esplorare le proprietà di risonanza della scultura stampata in 3D.