ETHM, IL MECCANISMO DI PROPULSIONE ELETTRICO STAMPATO IN 3D
Il meccanismo del propulsore elettrico (ETHM) è stato sviluppato da Thales Alenia Space per le sue piattaforme Spacebus Neo completamente elettriche utilizzate per i satelliti per comunicazioni geostazionarie. Dirige i propulsori elettrici su due assi per fornire il posizionamento orbitale e il controllo dell’assetto per tutta la vita del satellite. Lo sviluppo dell’ETHM ha richiesto una ricerca innovativa nella produzione additiva, che lo rende una parte fondamentale della nostra linea di prodotti Spacebus Neo.
Una grande innovazione tecnologica
L’ETHM è un meccanismo particolarmente complesso, che comprende non meno di sette parti strutturali di titanio, con un design ottimizzato dagli ingegneri di Thales Alenia Space. Ottimizzando queste forme in base alle loro funzioni, oltre a ridurre il peso, i nostri ingegneri hanno escogitato forme organiche che offrivano la migliore combinazione di funzioni operative, meccaniche e termiche.
Secondo Xavier François, responsabile dei meccanismi, “Thales Alenia Space può già attingere a una solida esperienza nei componenti strutturali stampati in 3D per lo spazio, ma ora abbiamo ampliato il nostro ambito di competenza con ETHM. Questi tipi di meccanismi richiedono abilità speciali a causa delle loro dimensioni, della natura critica del sistema e della sua alta precisione”.
La sola staffa del propulsore richiede 249 misurazioni diverse dopo la sua lavorazione di precisione. L’ETHM è uno dei primi meccanismi spaziali completi progettati da zero per la produzione additiva. A causa del numero di parti coinvolte in questo meccanismo (28 per ogni satellite basato su Spacebus Neo) e delle loro dimensioni relativamente grandi (fino a 360 mm), abbiamo istituito una filiera a tripla fonte e una fase di qualifica tecnica per i prototipi che rappresentano il forme finali.
L’agenzia spaziale francese CNES, insieme alle sue controparti britanniche (UKSA) ed europee (ESA), ha investito nello sviluppo di questo prestigioso prodotto dal 2017, come hanno fatto in passato su staffe di antenna e altre parti strutturali, insieme al capocommessa e suo cliente. Questo processo è proseguito attraverso i recenti passaggi tra cui la qualificazione, la correlazione dei modelli e soprattutto il loro utilizzo su due satelliti geostazionari per telecomunicazioni in orbita basati su Spacebus Neo.
Una sfida senza precedenti
Dal 2019 sono state prodotte tre navi da quattro unità ETHM ciascuna, con risultati pienamente soddisfacenti per diversi clienti che riflettono i nostri principali progressi tecnici e organizzativi. Le parti in titanio stampate in 3D si sono dimostrate totalmente affidabili. Questi componenti sono già utilizzati su due satelliti per telecomunicazioni in orbita, nonché su un altro satellite in fase di integrazione presso Thales Alenia Space. In effetti, il processo di produzione ha avuto un tale successo che sta cambiando il paradigma della produzione additiva, dalla fabbricazione una tantum a piccole serie di produzione.