Guarda questo robot fare “il verme” quando la temperatura cambia
I creatori di Johns Hopkins immaginano “gelbot” che strisciano attraverso i corpi umani per consegnare medicine
Un nuovo robot gelatinoso che striscia, alimentato da nient’altro che il cambiamento di temperatura e un design intelligente, porta “una sorta di intelligenza” nel campo della robotica morbida.
Johns Hopkins University: robot gel simili a vermi stampati in 3D
“Sembra molto semplicistico, ma questo è un oggetto che si muove senza batterie, senza cavi, senza un alimentatore esterno di alcun tipo, solo per il rigonfiamento e il restringimento del gel”, ha detto l’autore senior David Gracias , professore di ingegneria chimica e biomolecolare presso Università Johns Hopkins. “Il nostro studio mostra come la manipolazione della forma, delle dimensioni e del modello dei gel può regolare la morfologia per incarnare una sorta di intelligenza per la locomozione”.
I robot sono fatti quasi esclusivamente di materiali duri come metalli e plastica, un ostacolo fondamentale nella spinta a creare se non più robot simili all’uomo, quindi robot ideali per i progressi biomedici umani.
I gel a base d’acqua, che sembrano orsetti gommosi, sono uno dei materiali più promettenti nel campo della robotica morbida. I ricercatori hanno precedentemente dimostrato che i gel che si gonfiano o si restringono in risposta alla temperatura possono essere utilizzati per creare strutture intelligenti. Qui, il team di Johns Hopkins ha dimostrato per la prima volta come il rigonfiamento e il restringimento dei gel possono essere manipolati strategicamente per spostare i robot avanti e indietro su superfici piane, o essenzialmente per farli strisciare in determinate direzioni con un movimento ondulatorio simile a un’onda.
I gelbot, che sono stati creati dalla stampa 3D per questo lavoro, sarebbero facili da produrre in serie. Gracias prevede una serie di applicazioni pratiche future, incluso lo spostamento sulle superfici attraverso il corpo umano per fornire farmaci mirati. Potrebbero anche essere robot marini, pattugliare e monitorare la superficie dell’oceano.
Gracias spera di addestrare i gelbot a strisciare in risposta alle variazioni dei biomarcatori umani e delle sostanze biochimiche. Ha anche in programma di testare altre forme e forme ispirate a vermi e organismi marini e vorrebbe incorporare telecamere e sensori sui loro corpi.
Gli autori includevano Aishwarya Pantula, Bibekananda Datta, Yupin Shi, Margaret Wang, Jiayu Liu, Siming Deng, Noah J. Cowan e Thao D. Nguyen, tutti della Johns Hopkins.