Zac Posen, un famoso stilista americano, ha utilizzato la stampa 3D per creare vestiti e accessori unici per il MET Gala di New York. GE e Protolabs hanno lavorato insieme per stampare in 3D gli abiti e gli accessori, personalizzandoli in base alle esatte misure delle modelle che li avrebbero indossati durante la serata benefica. Ogni pezzo è stato realizzato su misura, rendendolo unico.
COMUNICATO STAMPA
Stampa 3D e settore del lusso, un amore duraturo
Il settore del lusso non conosce crisi: anche il 2022 si chiuderà con tutte le principali aziende del settore
ancora in crescita, nonostante la lentezza con cui il PIL sta ritornando ai livelli pre pandemici. E non conosce
crisi nemmeno il rapporto, sempre più idilliaco tra la stampa 3D e il lusso. Non tutti i segmenti hanno
adottato la stampa 3D con la stessa velocità; tuttavia, ad oggi possiamo affermare che nessuna delle
aziende del lusso non ne faccia uso almeno in una delle fasi di produzione. Cercheremo così di individuare i
motivi di tale successo con particolare attenzione alla stampa 3D industriale.
Unicità
Quando si tratta di possedere un oggetto originale, o in via ancora più esclusiva, unico, come non pensare
alla stampa additiva? Grazie a questa tecnologia consolidata, il designer ha una maggiore libertà di
inventare nuove forme, prima impossibili da realizzare con le tradizionali tecnologie produttive. E può
personalizzare l’oggetto esattamente secondo le richieste del cliente: un oggetto custom-made a ciascun
cliente. Automotive e moda, sono sicuramente i settori maggiormente ed estensivamente interessati. Un
ottimo esempio di customizzazione ad hoc è stato il vestito e gli altri accessori che lo stilista americano Zac
Posen ha disegnato per il MET Gala a New York. GE e Protolabs li hanno poi stampati in 3D, andando a
definire le dimensioni in base alle misure esatte delle modelle che quella sera li avrebbero indossati. Ogni
vestito e accessorio è diventato unico perché delle esatte dimensioni di chi l’ha poi effettivamente
indossato durante la famosa serata benefica.
Evoluzione tecnologica
Fino a pochi anni fa, i materiali e le tecnologie utilizzabili per stampare gli oggetti in 3D erano molto limitati.
Un giro a Formnext 2022, il maggiore evento dedicato alla stampa 3D nel mondo, ci ha convinti
esattamente del contrario. Durante la 3 giorni di Francoforte numerosi produttori di stampanti e fornitori di
polveri, hanno presentato la combinazione di tecnologie ormai consolidate a materiali particolarmente
innovativi, come i biopolimeri, materiali pensati e progettati per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti.
Stampa 3D dei metalli
In gioielleria, la stampa 3D è sempre più impiegata. Un cliente che vuole farsi produrre un gioiello solo per
lui, avrà la possibilità di ottenere un modello stampato in un metallo non prezioso o in un polimero, così da
valutare la forma e il design, richiedere le modifiche e avviare così la produzione di un modello che non
necessiterà di ulteriori revisioni. Inoltre, nuove polveri di metalli preziosi sono adesso disponibili, come le
polveri in oro, platino, tungsteno: questo significa che si può stampare il gioiello direttamente nei metalli
preziosi, risparmiando ulteriori tempi di produzione ed evitando scarti di lavorazione.
Rifiniture e servizi di post-produzione
Tra i settori del lusso, anche la cosmesi ha adottato la stampa 3D tra le sue tecnologie di produzione.
Prendiamo una boccetta di profumo. Sarà composta almeno da 3 parti: il contenitore del profumo,
solitamente in vetro, il dosatore spray e il tappo. Quest’ultimo non ha solo il compito di chiudere la
boccetta: la sua principale funzione è trasmettere importanza, eleganza, raffinatezza, in fin dei conti il
grado di lusso che quel profumo vuole rappresentare.
Vi sveliamo un insight: spesso questi tappi, soprattutto quando siamo davanti ad una nuova fragranza
appena immessa nel mercato, sono stampati in 3D. Perché? Ogni prodotto, specialmente quando si tratta
di prodotti costosi e di nicchia, viene immesso sottoforma di MVP, Minimun Viable Product. È un prodotto
vero e proprio, solo che per farlo non si sono utilizzati i processi standard della produzione a regime. Si
trovano delle soluzioni di produzione ottimizzate per produrre pochi pezzi, così da poter testare le prime
vendite ed eventualmente intervenire con tempestive migliorie e correzioni. Superata questa prima fase, il
prodotto sarà poi immesso definitivamente nel mercato, e i numeri giustificheranno l’utilizzo di altre
tecnologie standard. Anche questo era impensabile finché la stampa 3D industriale non è riuscita a
produrre pezzi meccanicamente solidi e già rifiniti, pronti per il post-processing come la levigatura, la
laccatura o la lucidatura a specchio.
Sempre più settori adottano giorno dopo giorno prototipi e pezzi stampati in 3D. Protolabs, come fornitore
di servizi di produzione su richiesta e prototipazione rapida, collabora ogni giorno con migliaia di designer,
progettisti e ingegneri di prodotto per offrire la migliore soluzione tra le tecnologie di produzione ad oggi
disponibili: la stampa 3d, lo stampaggio a iniezione e la lavorazione CNC, assieme ad una scelta di finiture di
post produzione e disponibilità di polimeri e metalli che non hanno eguali nell’industria.