L’inquinamento atmosferico interno, un problema spesso trascurato, è la questione principale di un nuovo progetto internazionale che si concentra sulla ricerca di sensori innovativi. Gli scienziati del programma “SENNET”, finanziato dall’Unione Europea, stanno sviluppando sensori affidabili per rilevare inquinanti specifici, come solventi nocivi, che possono essere rilasciati in ambienti chiusi da mobili, tappeti o pitture murali. Questa iniziativa, che coinvolge otto partner tra università, enti di ricerca e imprese, mira anche a formare in modo qualificato i dottorandi partecipanti.
L’Università Christian-Albrechts di Kiel (CAU) ospita due dei dodici sottoprogetti, in cui la chimica inorganica e la scienza dei materiali lavorano insieme. Il programma utilizza sensori con materiali porosi come le strutture metallo-organiche (MOF) e zeoliti per rilevare in modo mirato e affidabile gli inquinanti. Le cavità di queste strutture possono ospitare solo determinate molecole, funzionando in base al principio della serratura e della chiave. Questo metodo può essere utilizzato come una sorta di filtro per misurazioni selettive.
Il sottoprogetto in chimica inorganica presso il CAU, guidato dal Prof. Norbert Stock, si concentra sulla produzione di MOF basati su strutture di ossido di metallo altamente sensibili. In parallelo, il gruppo Functional Nanomaterials utilizza la stampa 3D per creare sensori in grado di rilevare diversi inquinanti. Il programma dell’UE combina competenze in chimica, fisica, scienza dei materiali e tecnologia dei sensori, ed è aperto a partecipanti da tutto il mondo.
Il programma “SENNET” si concentra sulla realizzazione di sensori avanzati per il rilevamento mirato e affidabile di inquinanti atmosferici interni. Questo progetto internazionale, che coinvolge otto partner tra università, enti di ricerca e imprese, si svolge presso l’Università Christian-Albrechts di Kiel (CAU) e altre istituzioni. I ricercatori utilizzano materiali porosi come le strutture metallo-organiche (MOF) e zeoliti nei sensori per rilevare gli inquinanti. Inoltre, la stampa 3D è utilizzata per creare sensori che possono rilevare diversi inquinanti. Il programma offre anche opportunità di formazione per i dottorandi partecipanti.