La stampa 3D non è soltanto un’attrazione natalizia. Questo è quanto dimostra la recente applicazione nel campo della manifattura additiva (AM) a tema natalizio proposta da Vital3D, azienda specializzata in bioprinting. Per chi di solito non apprezza particolarmente le decorazioni festive, questa novità potrebbe cambiare opinione.
Vital3D, con sede in Lituania, impiega la stampa 3D per sviluppare soluzioni innovative nel campo della ricerca medica, della scoperta di farmaci e della medicina rigenerativa. La tecnologia di bioprinting FemtoBrush dell’azienda è stata utilizzata per produrre un modello di albero di Natale alto 2 mm, dimostrando così le potenzialità di strutture tridimensionali complesse e funzionali che favoriscono la crescita cellulare.
Tecnologia Femtosecondo e Polimerizzazione a Due Fotoni
La tecnologia basata su laser femtosecondo e polimerizzazione a due fotoni di Vital3D mira a superare le sfide legate alla dimensione, complessità e diversità dei tipi cellulari negli organoidi. L’approccio unico dell’azienda nel bioprinting è considerato di grande impatto per il trapianto di organi e la riduzione dei test su animali.
Il Dr. Linas Jonušauskas, Direttore Tecnico di Vital3D Technologies, sottolinea l’importanza del modello dell’albero di Natale: “Questo modello, sebbene ludico, rappresenta un serio passo avanti. Dimostra la nostra capacità di creare strutture che supportano la crescita cellulare in modi più intricati e specializzati. Questa struttura rudimentale è solo l’inizio. I nostri lavori futuri riguarderanno biopolimeri funzionalizzati e strutture 3D di forma arbitraria, spingendo la ricerca sugli organoidi oltre i limiti attuali.”
Oltre il Natale: Potenziali Futuri della Tecnologia
Il bioprinting, tuttavia, va oltre il periodo natalizio. Come spiega il Dr. Jonušauskas, il piccolo modello dell’albero di Natale illustra sia la precisione del processo di Vital3D sia il potenziale futuro della tecnologia. Quest’ultima non si limita agli organoidi complessi, ma si estende alle applicazioni future nella creazione e nel trapianto di organi funzionali.
Il Dr. Jonušauskas conclude: “Il bioprinting non si limita alla creazione di strutture; riguarda la creazione di speranza e soluzioni. Dall’esigenza di trapianti di organi alla riduzione dei test su animali, le possibilità sono immense.”