Stampa 3D: contro la pirateria streaming come Spotify
SendShapes è un sistema anticopia dedicato alla stampa 3D che ricorda Spotify
È arrivata la prima proposta commerciale per proteggere la stampa 3D dalla pirateria. Si chiama SendShapes, e l’ha creata la californiana Authentise, che propone l’idea di tramettere i dati alle stampanti in streaming, più o meno come avviene con la musica, così che l’utente finale non abbia modo di crearne una copia illegale.
“Siamo già parlando con molte persone riguardo la possibilità di usare questa tecnologia per rendere possibile l’acquisto dei progetti online, in modo simile a quello di iTunes”, spiega Andre Wegner, cofondatore e amministratore delegato di Authentise, senza rivelare però con quali società siano in trattativa.
Nulla esclude, comunque, che una volta realizzato il sistema qualcuno non trovi il modo di aggirarne le protezioni. Il punto non creare qualcosa che sia “a prova di pirata”, (anche perché è virtualmente impossibile) ma piuttosto dare ai consumatori un modo semplice di comprare legalmente i progetti, così da rendere meno interessante la copia illegale.
Può funzionare. Dopotutto oggi è semplice scaricare musica pirata, ma ci sono milioni di consumatori in tutto il mondo che preferiscono pagare un prezzo ragionevole per procurarsela su iTunes, Amazon, Xbox Music, Spotify e così via. Se c’è un’alternativa legale che non costi troppo il sistema sta in piedi, e (molto) lentamente anche TV e cinema si stanno adeguando.
D’altra parte dai tempi di Napster la protezione del copyright ha fatto grandi passi avanti, e per fortuna i tempi dei DRM (Digital Right Management) draconici stanno diventando sempre più un brutto ricordo, ma su contenuti diversi dalla musica c’è ancora molta strada da fare.
In generale questa iniziativa rimanda a un dibattito più ampio, che prima o poi i governi del mondo dovranno prendere in considerazione. Vale a dire quello dei beni digitali: oggi non sono molti i consumatori che hanno speso migliaia di euro in film, musica e applicazioni, ma presto sarà la norma. Il problema è che ogni libreria è vincolata al singolo fornitore. Chi volesse passare da Apple a Microsoft, o da Authentise a un suo concorrente, tra qualche anno si troverà di fronte a un ricatto: se smetti di essere mio cliente, perdi tutto quello che hai, perché te l’ho venduto ma è ancora mio. Una problema a cui bisognerà porre rimedio prima o poi.
Valerio Porcu da tomshw.it