Una rivoluzione tecnologica dal basso. Questo rappresentano i FabLab a livello globale, laboratori dotati di strumenti di ultima generazione che danno spazio alla creatività e alla sperimentazione di tutti quelli che lo desiderano. I progetti realizzati vengono condivisi in rete dagli attori principali di questo movimento innovativo: i makers, ovvero artigiani digitali. A Palermo da poco più di tre mesi è nato l’unico esempio in Sicilia di questi laboratori futuristici, a opera di quattro giovani promesse dell’Isola: Demetrio Siragusa, Michele Pizzuto, Marcella Pizzuto, Giuseppe La Bua. Il FabLab di Palermo si sta specializzando in design del riuso, ovvero partire da un oggetto e dargli un nuovo valore, un altro senso.
“Tutto è iniziato al Mit una decina di anni fa, partendo dal tema della prototipazione rapida, ottenuta tramite un processo di stampa tridimensionale insieme ad Arduino, una schedina elettronica dotata di microcontrollore. Puo’ essere programmata per realizzare, tra le altre cose, arte performativa, installazioni interattive o progetti di domotica (automazione della casa ndr) o di robotica ”, racconta Demetrio Siragusa presidente del FabLab Palermo. I progetti vengono condivisi in modalità open source: quando un maker si ferma, un altro puo’ continuare il lavoro da dove è stato lasciato. “Tutto è reso possibile – continua il presidente – partendo dal concetto di progettazione condivisa, tutelata attraverso licenze creative commons. Alla fine lo stesso progetto avrà più padri”.
E adesso sta per arrivare un nuovo strumento al FabLab Palermo: la stampante tridimensionale (Makerbot-Replicator 2), finora usata nella grande industria, che si pensa entrerà nelle nostre case solo fra qualche anno. “Un tempo costava centinaia di migliaia di euro, adesso, anche grazie alla sperimentazione condivisa – precisa Siragusa – i costi si sono abbassati moltissimo ed è anche facile imparare ad usarla”. Attraverso un materiale plastico il “pla”,fuso a 230 gradi, è in grado di riprodurre oggetti sulla base di un file, anch’esso tridimensionale. Le applicazioni sono infinite: ad alti livelli sarà possibile l’utilizzo di queste macchine nelle zone di guerra (protesi, ricostruzione di frammenti di pelle ) o puo’ anche servire per usi “domestici” o di microimpresa come la creazione di montature per occhiali, monili, prototipi per progetti di qualsiasi tipo. Chiunque, dotato di un minimo di basi e voglia di imparare, puo’ rivolgersi al laboratorio per imparare a usare la tecnologia dell’immediato futuro.
La Makerbot-Replicator 2 sarà presentata domani a partire dalle 16 nel capoluogo siciliano. nella sede del FabLab, in via XX Settembre. In questa occasione sarà presentato il progetto per lo sviluppo dello Spider Robot, in vista della Maker Faire, che riunisce tutti i makers di Italia, a Roma dal 3 al 6 ottobre.
“L’obiettivo che ci poniamo – conclude Siragusa – è quello di investire sulle persone, le nuove tecnologie sono solo il mezzo che ci proietterà verso le sfide che ci attendono”.
di Stefania Brusca da italiainformazioni.com