In occasione dell’evento RAPID + TCT, uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati alla produzione additiva, 3D Systems ha presentato una serie di novità nel campo della stampa 3D polimerica. Le innovazioni annunciate riguardano tre ambiti chiave: la nuova stampante Figure 4 135, un modulo avanzato per la stampa a pellet sulle piattaforme EXT Titan, e l’ultima versione del software QuickCast, ora compatibile con un sistema PSLA. Secondo l’azienda, questi sviluppi rappresentano il frutto di un’intensa fase di ricerca e sviluppo intrapresa nel 2024, spinta dalla crescente richiesta di applicazioni specifiche nella manifattura additiva.
Figure 4 135: una soluzione ottimizzata per produzioni a basso volume e alta variabilità
Al centro dell’annuncio troviamo la stampante Figure 4 135, sviluppata per affrontare le sfide tipiche delle produzioni a basso volume e alta variabilità (HMLV, High Mix Low Volume), in cui è fondamentale contenere i costi e ridurre i tempi rispetto ai metodi tradizionali. La macchina è progettata per fornire elevata precisione già alla prima stampa e una stabilità tale da soddisfare parametri rigorosi come il CpK ≥ 1.33, a seconda della geometria dei pezzi e delle caratteristiche critiche richieste.
Il sistema lavora in abbinamento con il materiale Figure 4 Tough 75C FR Black, un polimero resistente e autoestinguente, che offre una certificazione UL94 V0 anche su pareti sottili. Inoltre, garantisce un Indice Termico Relativo (RTI) di 150 °C per applicazioni elettriche e 130 °C per quelle meccaniche. Le sue proprietà lo rendono adatto a componenti che devono mantenere resistenza meccanica, stabilità dimensionale e sicurezza elettrica, come connettori, elementi strutturali leggeri o parti per automotive e sport motoristici.
Miglioramenti per la stampa a pellet: efficienza e riduzione dei tempi di post-lavorazione
3D Systems ha anche annunciato un nuovo modulo di scansione per le stampanti EXT Titan Pellet, disponibile per i modelli EXT 1070 ed EXT 1270. Questo aggiornamento introduce un sistema di controllo dell’estrusione capace di regolare in tempo reale la portata del materiale, con l’obiettivo di evitare vuoti e migliorare la coesione degli strati.
Una funzione interessante del modulo è la capacità di scansionare l’intero piano di stampa in meno di 60 secondi, generando una mappa numerica dell’altezza utile per regolare la planarità del piano stesso. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, questa operazione permette di ridurre del 60% il tempo necessario alla calibrazione di un singolo job. Il modulo sarà disponibile come aggiornamento per sistemi già esistenti a partire dal terzo trimestre del 2025, e verrà incluso come dotazione standard nei nuovi modelli EXT Titan equipaggiati con testa di fresatura opzionale.
QuickCast evoluto: casting più veloce con precisione SLA e versatilità Figure 4
Oltre all’hardware, 3D Systems ha presentato una nuova versione del software QuickCast, ora compatibile con la stampante PSLA 270, una macchina che unisce la precisione della stereolitografia alla velocità e versatilità dei materiali utilizzati nella gamma Figure 4. Il software, attraverso il build style QuickCast Diamond, consente di generare in modo rapido le strutture per la fusione a cera persa, ottimizzate per formare alberi di colata complessi.
Questa evoluzione consente alle fonderie di ridurre i tempi e i costi necessari per produrre stampi e modelli ad alta precisione, offrendo un’alternativa più rapida rispetto alla realizzazione di utensili tradizionali. La PSLA 270 si propone quindi come una piattaforma di interesse per chi deve realizzare fusioni di grandi dimensioni, complesse e con standard qualitativi elevati, ma con vincoli sui tempi di consegna.
Una strategia orientata ad applicazioni reali
Le novità presentate da 3D Systems rappresentano un passo concreto verso l’industrializzazione mirata della stampa 3D, con soluzioni pensate per rispondere a esigenze specifiche, sia in termini di materiali che di workflow produttivo. Dalla produzione diretta di componenti tecnici al supporto per processi fonderia, le tecnologie annunciate sono progettate per integrarsi nei cicli produttivi esistenti e generare valore attraverso efficienza, affidabilità e flessibilità.
Secondo quanto dichiarato dal CEO Jeffrey Graves, l’azienda sta ora portando sul mercato i risultati del proprio impegno in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di sostenere i clienti nella gestione di produzioni sempre più diversificate e complesse. L’integrazione tra hardware, materiali e software costituisce un punto centrale nella proposta di 3D Systems, che punta a fornire strumenti adatti alle sfide quotidiane dell’industria.
