L’azienda britannica 3D People, specializzata in servizi di stampa 3D per uso industriale, sta orientando in modo deciso la propria attività verso la produzione di piccole serie, sfruttando le potenzialità della manifattura additiva. Questo cambio di passo nasce dalla necessità di rispondere a trasformazioni strutturali che stanno interessando il settore manifatturiero: interruzioni nelle catene di approvvigionamento, incertezza normativa a livello internazionale e una crescente domanda di prodotti personalizzati stanno portando molte imprese a riconsiderare i metodi produttivi tradizionali.

Il superamento dei vincoli della produzione convenzionale

Secondo Sasha Bruml, cofondatore di 3D People, molti produttori stanno prendendo consapevolezza delle rigidità associate ai metodi produttivi basati su stampi e attrezzature dedicate. Costi iniziali elevati per la realizzazione di utensili, quantitativi minimi d’ordine imposti e cicli di sviluppo poco flessibili possono compromettere la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato o alle esigenze specifiche dei clienti. In questo contesto, la stampa 3D si propone come alternativa concreta, offrendo la possibilità di produrre componenti in piccole quantità, con tempi rapidi e senza vincoli legati agli stampi.

La produzione su richiesta di lotti contenuti non è più vista come una soluzione di ripiego, ma come un approccio progettuale e produttivo che consente di ottenere un vantaggio competitivo, soprattutto nei contesti in cui la reattività è fondamentale.

Tecnologie additive per la produzione funzionale

Il cuore dell’offerta di 3D People si basa su due tecnologie consolidate nel campo della produzione additiva: il Selective Laser Sintering (SLS) e la Multi Jet Fusion (MJF). Entrambe permettono la realizzazione di componenti funzionali, direttamente utilizzabili come parti finali, senza dover ricorrere a stampi o lavorazioni meccaniche successive. Queste tecniche risultano particolarmente adatte per tirature comprese tra 50 e 500 pezzi, con vantaggi significativi in termini di tempi di produzione, possibilità di iterare rapidamente sul design e flessibilità progettuale.

Secondo Felix Manley, anch’egli cofondatore dell’azienda, la richiesta di piccole serie è in forte aumento, al punto da rappresentare oggi una parte centrale delle attività produttive. L’interesse dei clienti non si concentra solo sui costi, ma coinvolge anche altri aspetti cruciali come la rapidità di consegna, la riduzione degli scarti di produzione e la capacità di apportare modifiche ai progetti anche in fase avanzata.

Un approccio progettuale orientato all’agilità e all’efficienza

Il passaggio da una produzione vincolata da stampi a una basata su metodi additivi consente alle aziende di ripensare il proprio approccio allo sviluppo prodotto. Le tecnologie utilizzate da 3D People permettono infatti di progettare componenti senza tenere conto dei limiti imposti dalla fabbricazione tradizionale, ampliando il ventaglio delle soluzioni tecniche realizzabili.

Bruml sottolinea come l’adozione di questi metodi non sia il risultato di una moda passeggera, ma una risposta concreta a esigenze reali del settore. I cicli produttivi classici, basati su investimenti iniziali importanti e su tempistiche poco elastiche, risultano sempre meno adatti a un contesto dove l’innovazione è continua e il time-to-market rappresenta un fattore decisivo. In quest’ottica, la manifattura additiva consente alle imprese di adottare un approccio più agile, con maggiore libertà progettuale e una riduzione significativa dei tempi di sviluppo.

Un modello produttivo incentrato sulla flessibilità e sulla collaborazione

L’obiettivo dichiarato di 3D People è quello di proporsi come partner strategico per tutte quelle aziende che intendono integrare metodologie di produzione agili all’interno dei propri processi. L’eliminazione della dipendenza da attrezzature dedicate viene considerata non come un limite, ma come un vantaggio strutturale, soprattutto in settori in cui la velocità di innovazione e la capacità di adattamento sono essenziali.

Questo approccio consente di trasformare la produzione in piccole serie da esigenza occasionale a elemento sistemico del ciclo industriale, capace di supportare strategie di produzione distribuita, personalizzazione avanzata e sviluppo iterativo del prodotto.

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Di Fantasy

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