Contesto strategico dei veicoli ipersonici
La realizzazione di veicoli capaci di manovrare a velocità ipersoniche rappresenta una sfida tecnica di primaria importanza. Chi padroneggerà questa tecnologia potrà collocare in poche ore satelliti, velivoli o missili in qualunque punto del globo, rendendo impossibile prevederne con certezza il transito o ostacolarne la traiettoria. A fronte dei costi elevati e delle difficoltà meccaniche legate alla lavorazione dei materiali avanzati richiesti, la stampa 3D rappresenta una soluzione privilegiata per produrre componenti in leghe esotiche, conferendo loro caratteristiche meccaniche inedite e accelerando i tempi di industrializzazione.

Joint venture tra Nikon SLM Solutions, ATI e Bechtel Plant Machinery
Nikon SLM Solutions ha stretto un accordo di collaborazione con Allegheny Technologies Incorporated (ATI) e Bechtel Plant Machinery, Inc. (BPMI) per lo sviluppo di applicazioni ipersoniche. ATI, azienda leader nella produzione di titanio, superleghe a base di nichel e tungsteno nonché di materiali più specialistici come il niobio, ha acquisito la stampante metallica NXG XII 600E per lavorare Inconel 625 destinato alla propulsione navale, a impieghi generali del Dipartimento della Difesa e ai programmi ipersonici. Parallelamente, BPMI, realtà coinvolta nella gestione e manutenzione delle centrali nucleari della Marina statunitense, impiegherà lo stesso sistema per sperimentare componenti complessi di pompe e valvole, nonché per esplorare soluzioni additively manufactured per turbine e propulsori navali.

Caratteristiche del sistema NXG XII 600E
La macchina NXG XII 600E si distingue per un volume di lavoro esteso e per strutture di supporto avanzate, in grado di ospitare pezzi di grandi dimensioni e geometrie articolate. Grazie a un parco laser multiplo, questo sistema assicura una deposizione del metallo fuso uniforme e controllata, riducendo le tensioni residue e i rischi di deformazione. Per le applicazioni ipersoniche, la possibilità di impiegare leghe come l’Inconel 625 e tungsteno apre a nuove frontiere nella produzione di parti resistenti a temperature estreme e sollecitazioni cicliche elevate.

Applicazioni concrete e integrazione industriale
In passato BPMI ha già realizzato componenti come giranti per pompe in collaborazione con Curtiss-Wright e Velo3D, impiegando processi DED (Directed Energy Deposition). L’integrazione del sistema NXG XII 600E apre ora la strada a pezzi più complessi, ad esempio geometrie interne ottimizzate per il raffreddamento di turbine o profili di eliche navali riprogettati per elevare l’efficienza idrodinamica. ATI, dal canto suo, avrà modo di validare processi di stampa su materiali critici per la marina e per il comparto difesa, consolidando una filiera additiva nazionale.

Impatto sul settore difesa e prospettive di lungo termine
L’impegno di Nikon SLM Solutions nel realizzare e mantenere queste apparecchiature negli Stati Uniti conferma l’attenzione verso il mercato governativo americano. Le componenti prodotte potrebbero trovare impiego non solo nelle nuove costruzioni sottomarine e negli interventi di manutenzione, ma anche in programmi di ricerca ipersonica in fase di sviluppo da parte della Difesa. Questo ecosistema di produzione additiva, unito all’esperienza di ATI e BPMI, potrebbe costituire la base di una filiera tecnologica destinata a durare decenni.

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Di Fantasy

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