Nuova proposta di filamento ibrido PLA – PETG
Stronghero 3D ha introdotto un filamento composito che unisce un nucleo di PETG a una guaina esterna di PLA, riprendendo un’architettura coassiale in cui circa il 60 % della sezione è costituito da PLA mentre il restante 40 % da PETG. L’obiettivo dichiarato è sfruttare l’azione barriera offerta dal PLA nei confronti dell’umidità, proteggendo il nucleo interno, e allo stesso tempo beneficiare della maggiore tenacità e resistenza termica del PETG nelle applicazioni meccaniche.

Caratteristiche tecniche e produzione
Il filamento ibrido viene estruso in stabilimento negli Stati Uniti, dove Stronghero 3D impiega estrusori a doppia camera per garantire una distribuzione uniforme dei materiali lungo il profilo del filamento. La guaina di PLA assicura una superficie di contatto più semplice da aderire al piano di stampa, mentre il PETG interno conferisce robustezza al pezzo finito e una migliore resistenza agli urti.

Prove di stampa e difficoltà iniziali
Il maker Dr. Igor Gaspar ha importato una bobina di prova e ha condotto una serie di test utilizzando una stampante Bambu Lab P1P. Le sfide principali emerse riguardano l’individuazione della giusta combinazione di temperature: il PLA ottimizza la stampa intorno ai 200 °C, mentre il PETG preferisce valori più elevati, tra 230 e 250 °C. Questo scarto termico ha imposto a Gaspar di sperimentare diverse coppie di impostazioni per estrusore e piano riscaldato, riscontrando talvolta scarsa adesione dello strato iniziale, dovuta alla superficie meno “appiccicosa” del PLA.

Proprietà meccaniche e prestazioni
I risultati dei test mostrano un compromesso tra i comportamenti dei due polimeri:

  • Resistenza a trazione e taglio: il filamento ibrido mantiene valori utili per applicazioni non critiche, pur restando inferiore alle performance di un PETG puro e leggermente al di sotto della coesione del PLA.

  • Rigidità a torsione: in questo ambito il composito si è comportato meglio rispetto al PETG standard, beneficiando della struttura rinforzata dal nucleo interno.

  • Tenuta agli urti: il materiale dimostra un comportamento intermedio, con un lieve miglioramento rispetto al PETG nei test di impatto, grazie alla flessibilità del PLA.

  • Stabilità dimensionale alle alte temperature: il nucleo in PETG tende a deformarsi meno sotto carichi termici moderati, ma la presenza di PLA ne limita l’impiego continuo oltre i 60 °C.

Aspetti estetici e campi di applicazione
La doppia colorazione intrinseca del filamento crea effetti bicolore sugli strati di stampa, particolarmente apprezzati in oggetti decorativi o gadget dal forte impatto visivo. Tuttavia, per componenti tecnici che richiedono elevate prestazioni termiche o meccaniche, le varianti monomateriale come PLA+ rinforzati o speciali PETG ad alte prestazioni risultano più affidabili.

Confronto con soluzioni alternative
Sul mercato esistono filamenti multi-materiale che integrano fibre di carbonio o additivi ceramici, utili per stampare pezzi con rigidezza e resistenza superiore. Rispetto a questi, il PLA–PETG ibrido di Stronghero 3D rimane un prodotto di fascia media, ideale per sperimentazioni o prototipi estetici, ma limitato in scenari industriali dove la ripetibilità e la resistenza strutturale sono fondamentali.

Considerazioni finali
L’approccio coassiale PLA–PETG offre un’idea interessante per combinare facilità di stampa e tenacità, ma si presta maggiormente a progetti creativi o prototipi di basso carico. In futura evoluzione, il concetto potrebbe essere esteso a sistemi a tre o quattro materiali, integrando zone di rinforzo localizzato con fibre o additivi funzionali.


 

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Di Fantasy

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