AddUp ha confermato l’idoneità della lega 17-4 PH, un acciaio inossidabile noto per la sua capacità di indurirsi mediante trattamento termico, per l’uso nella sua stampante 3D per metalli, la FormUp 350. Questa lega è particolarmente richiesta nei settori medico, aerospaziale, chimico e petrolchimico.
Espansione del Portfolio Materiali di AddUp
L’azienda si impegna costantemente a ampliare l’offerta di materiali disponibili, mirando a incontrare le necessità applicative dei suoi clienti in maniera vantaggiosa dal punto di vista dei costi. Recentemente, AddUp ha introdotto la lega 17-4 PH nell’elenco dei materiali compatibili con le sue macchine FormUp 350.
Caratteristiche Tecniche del FormUp 350
Il FormUp 350 si distingue per il suo ampio volume di costruzione che aumenta la produttività, un sistema di rivestimento dei rulli che migliora la finitura superficiale e un sistema di gestione della polvere completamente automatizzato e a circuito chiuso (APM – Autonomous Powder Module). Queste caratteristiche rendono la stampante particolarmente adatta per sfruttare le proprietà dell’acciaio inossidabile 17-4 PH. AddUp offre supporto completo ai suoi clienti, dalla scoperta delle applicazioni fino allo sviluppo, qualificazione e produzione, facilitando l’utilizzo ottimale della produzione additiva metallica.
Potenziali Applicazioni della Lega 17-4 PH
Con la qualificazione di questa lega, AddUp prevede nuove possibilità in una vasta gamma di settori. In particolare, poiché la lega può essere certificata secondo le normative ISO 7153/1 e ASTM F899, l’azienda enfatizza le applicazioni nel settore medico, inclusi strumenti chirurgici, cacciaviti medici e frese dentali, come aree di forte interesse.
Peculiarità del 17-4 PH nella Produzione Additiva
“L’acciaio inossidabile 17-4 PH mantiene le sue complete proprietà martensitiche quando elaborato attraverso metodi tradizionali”, spiega Swathi Vunnam, responsabile dell’ingegneria dei materiali di AddUp. “Tuttavia, la produzione additiva, che avviene strato dopo strato, introduce una anisotropia microstrutturale. Questo comportamento può essere normalizzato con trattamenti termici convenzionali, permettendo una personalizzazione precisa della microstruttura per un bilancio ottimale tra resistenza meccanica, tenacità e resistenza alla corrosione”.