AMIS integra l’altezza di strato variabile in AMIS Pro per il binder jetting

AMIS, sviluppatore di software per la preparazione dei job di stampa 3D, ha annunciato una collaborazione con Dr. Hasan Bas della 19 Mayıs University (Samsun, Turchia) per integrare in AMIS Pro un algoritmo di “variable slice height” (slicing adattivo con spessore di layer variabile). L’obiettivo dichiarato è portare nel flusso di binder jetting una gestione dinamica dello spessore di strato, così da bilanciare qualità superficiale e tempi di costruzione senza adottare un layer fisso per l’intero pezzo.

Che cos’è AMIS Pro e dove si colloca nel flusso di produzione

AMIS Pro è una soluzione “build preparation” orientata a processi industriali, con funzioni che includono il nesting/packing e il controllo dei parametri di preparazione per tecnologie che comprendono anche il binder jetting. In pratica, è uno strumento che vive tra CAD e macchina: organizza i pezzi nel volume di lavoro, imposta strategie e parametri di produzione e genera i dati necessari al job.

Slicing adattivo nel binder jetting: cosa cambia rispetto al layer uniforme

Nel taglio “uniforme”, ogni sezione viene discretizzata con uno stesso spessore di strato: questo semplifica il processo, ma può penalizzare tempi o finitura superficiale a seconda della geometria. L’approccio “adaptive/variable slice height” usa invece layer più spessi nelle zone a bassa complessità geometrica e layer più sottili nelle aree dove servono dettagli e precisione (curve, raccordi, inclinazioni). AMIS descrive l’integrazione dell’algoritmo di Bas come un metodo che unisce controllo adattivo del layer e ottimizzazione del binder, puntando a ridurre lo “staircase effect” e migliorare la superficie, con un beneficio operativo misurabile in meno strati e meno tempo.

Il punto tecnico chiave: spessore layer e “binder optimisation” vanno insieme

Nel binder jetting, lo spessore di strato non incide solo sulla risoluzione verticale: influenza anche il comportamento della deposizione di legante e la risposta del “green part” prima della sinterizzazione (o di eventuali fasi successive come infiltrazione, a seconda del materiale/processo). L’idea è affiancare allo slicing adattivo un approccio a quantità di legante variabile per usare in modo efficiente i layer non uniformi, perché cambiare lo spessore senza ritarare il binder può introdurre rischi su coesione e qualità finale.

Cosa dichiara AMIS sull’impatto: meno layer senza perdere accuratezza

Secondo quanto riportato, l’integrazione in AMIS Pro permette di ottenere fino al 12% di strati in meno senza sacrificare l’accuratezza, grazie alla regola “spesso dove non serve dettaglio, sottile dove serve precisione”. AMIS collega questo approccio a un taglio dei tempi di build e a un miglioramento della qualità superficiale, soprattutto per ridurre la scalettatura tipica delle superfici inclinate.

Come si inserisce questo annuncio nel quadro della ricerca sul binder jetting

La ricerca su slicing adattivo applicato al binder jetting sta producendo risultati quantitativi che aiutano a capire perché i software industriali stiano iniziando a recepirla: si parla di riduzioni importanti del numero di layer e/o del tempo di processo, mantenendo indicatori come rugosità e densità entro livelli comparabili a quelli ottenuti con slicing uniforme (le condizioni dipendono da materiale, geometria e parametri). In altre parole: la direzione è rendere variabile lo spessore di strato senza pagare in qualità grazie a compensazioni e a criteri di selezione dello spessore lungo la geometria.

Perché è rilevante per chi produce: dove si guadagna davvero tempo

Nel binder jetting, una parte significativa del tempo può essere legata al numero di cicli stratificazione–stampa–movimentazione (stesa polvere, passaggio testina/ugelli, eventuali passate/azioni di processo). Ridurre il numero di layer nelle zone “semplici” significa tagliare ripetizioni di questi cicli. L’interesse pratico è evidente nei job con molte parti o con geometrie miste (ampie superfici “piatte” + dettagli locali), perché lo slicing adattivo evita di imporre ovunque lo strato sottile scelto solo per alcune aree critiche.

Cosa controllare in produzione: qualità, ripetibilità e limiti attesi

Portare lo slicing adattivo in un ambiente industriale richiede attenzione a: coerenza di finitura tra aree a layer diverso, stabilità del green part, accuratezza dimensionale post-processo e ripetibilità tra build. È plausibile che l’adozione operativa richieda profili materiali/macchina e validazioni interne, perché cambiare spessore di strato e quantità di binder può spostare l’equilibrio tra definizione, porosità, assorbimento e comportamento in sinterizzazione. AMIS presenta l’integrazione come un passo verso workflow più efficienti e controllabili per gli utenti binder jetting.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Nell’annuncio, Kris Binon (Managing Director di AMIS) collega l’integrazione a controllo ed efficienza nello slicing per gli utenti AMIS Pro, mentre Dr. Hasan Bas sottolinea AMIS Pro come piattaforma adatta a strategie di stampa “intelligenti” e inquadra lo slicing adattivo come un passo verso un binder jetting più efficiente.

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Di Fantasy

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