Dyndrite e IAM3DHUB: una nuova alleanza per scalare il 3D metallico in Europa

Alla fiera Formnext 2025 di Francoforte, il fornitore di software Dyndrite e l’International Advanced Manufacturing 3D Hub (IAM3DHUB), gestito dal centro tecnologico spagnolo Leitat, hanno firmato una Expression of Interest (EOI) che avvia il percorso per l’ingresso di Dyndrite nel consorzio come Technological Partner. L’obiettivo dichiarato è accelerare l’adozione della fusione laser su letto di polvere metallica (Laser Powder Bed Fusion, LPBF) in Spagna e nel resto d’Europa, con particolare attenzione a produttori che vogliono passare dalla prototipazione alla produzione in serie.


Chi sono Dyndrite, IAM3DHUB e Leitat

Dyndrite Corporation, con sede a Seattle, sviluppa motori di calcolo GPU-accelerati e strumenti software per la produzione additiva, tra cui Dyndrite LPBF Pro per la stampa 3D metallica e MJF Pro per i sistemi Multi Jet Fusion di HP. La piattaforma di Dyndrite è pensata per gestire geometrie complesse, automatizzare la preparazione delle build e abilitare strategie di scansione avanzate su macchine multi-laser e su parchi impianti eterogenei.

L’IAM3DHUB, con base a Barcellona, è un hub europeo dedicato alla produzione additiva, nato per offrire alle aziende un ambiente di tipo “test-before-invest”: prima di impegnare capitali in macchinari e linee produttive, le imprese possono validare applicazioni, materiali e processi su infrastrutture condivise. Il centro è gestito dal Leitat Technological Center e mette a disposizione una gamma di tecnologie AM, servizi di ingegneria, consulenza e formazione per PMI e grandi gruppi industriali.

Negli ultimi anni l’IAM3DHUB ha costruito un ecosistema di partner che include realtà come BASF (per materiali e sviluppo applicativo) e, più di recente, Spherene, software house svizzera focalizzata sull’ottimizzazione generativa di geometrie leggere e sostenibili per la produzione additiva. Questo contesto rende l’ingresso di Dyndrite un tassello mirato ad aggiungere capacità software ad alto contenuto tecnologico.


Perché la LPBF metallica ha bisogno di nuovi strumenti software

La LPBF metallica è oggi una delle tecnologie chiave per la produzione di componenti ad alte prestazioni in settori come aerospazio, energia, medicale e automotive, ma presenta ancora diversi ostacoli alla scalabilità:

  • complessità nella preparazione del job di stampa, soprattutto su componenti multi-lavorazione o su grandi serie;

  • gestione di strategie di scansione differenti per zone della parte (pareti sottili, volumi pieni, superfici funzionali);

  • necessità di qualificare processi e materiali su più piattaforme e fornitori;

  • richiesta di tracciabilità e di workflow ripetibili lungo tutta la catena, dalla progettazione alla validazione del pezzo.

L’approccio di Dyndrite si distingue per la rappresentazione vettoriale dei percorsi laser: invece di descrivere il job come una semplice matrice di pixel per strato, la piattaforma lavora con toolpath vettoriali completi, in cui a ciascun segmento si possono associare parametri come potenza, velocità, ordine di scansione e sovrapposizione. Questo modello è particolarmente adatto a sfruttare macchine multi-laser e a costruire strategie di scansione differenziate all’interno della stessa parte, con il fine di bilanciare produttività, qualità superficiale e stabilità del bagno fuso.


Cosa porterà Dyndrite all’ecosistema IAM3DHUB

Con l’ingresso come Technological Partner, Dyndrite mette a disposizione del consorzio:

  • il motore di calcolo GPU-accelerato ACE (Accelerated Computation Engine), utilizzato come base per applicazioni di preparazione alla stampa su più tecnologie;

  • Dyndrite LPBF Pro, già integrato con sistemi di produttori come Renishaw e Additive Industries, con flussi di lavoro che dialogano con strumenti esistenti come QuantAM, Tempus e il controllo delle piattaforme MetalFab;

  • MJF Pro per la gestione avanzata di nesting, serializzazione e automazione dei job su sistemi HP Multi Jet Fusion, utile per linee di produzione in polimeri dove i volumi sono elevati e il carico macchina deve essere ottimizzato;

  • un’API Python che consente di collegare direttamente strumenti di ottimizzazione come ToffeeX e pacchetti di simulazione alla generazione dei job di stampa, riducendo passaggi manuali e conversioni intermedie.

Per IAM3DHUB, questa dotazione significa poter sviluppare e mostrare alle aziende workflow completi che partono dalla progettazione generativa, passano per la simulazione termomeccanica, la preparazione della build e arrivano alla stampa effettiva, con dati strutturati lungo tutta la catena.


Verso workflow di qualifica e tracciabilità più omogenei

Nelle dichiarazioni ufficiali, il Chief Commercial Officer di Dyndrite, Stephen Anderson, ha sottolineato come la collaborazione con IAM3DHUB punti a fornire agli utenti europei strumenti per produrre parti migliori in meno tempo, facendo leva su interoperabilità tra OEM, strategie di qualifica più robuste e riduzione del costo per parte.

Inserita nel contesto dell’hub, l’offerta di Dyndrite può contribuire a:

  • standardizzare procedure di qualifica per nuove leghe e nuovi parametri, combinando simulazione e sperimentazione in macchina;

  • migliorare la ripetibilità tra impianti diversi – tema centrale per chi lavora con più marchi di stampanti LPBF;

  • documentare in modo sistematico la tracciabilità dei job e dei dati di processo, utile sia per settori regolati (aerospazio, medicale) sia per la produzione in serie di componenti critici.

Grazie alla logica “test-before-invest”, IAM3DHUB può utilizzare questi strumenti per costruire casi d’uso concreti: linee pilota in cui aziende europee sperimentano nuove applicazioni in metallo, misurano tempi ciclo, consumi di polvere, percentuali di scarto e tempi di qualifica, prima di trasferire il flusso di lavoro nei propri stabilimenti.


Il ruolo dell’Europa e delle PMI nella crescita del 3D in metallo

L’accordo tra Dyndrite e IAM3DHUB si inserisce in una tendenza più ampia: diversi programmi europei e iniziative industriali stanno puntando a consolidare centri di competenza dove le PMI possano accedere a tecnologie AM avanzate senza dover sostenere da subito l’intero investimento in macchinari e know-how. IAM3DHUB, in particolare, lavora da anni con partner industriali e istituti di ricerca per portare la produzione additiva più vicino ai processi di serie, anche tramite dimostratori e use case reali in ambiti come l’automotive, le attrezzature industriali e i dispositivi medicali.

In questo quadro, la componente software – motori di calcolo, tool di ottimizzazione, integrazione con la simulazione e gestione dei dati – diventa un fattore decisivo tanto quanto la scelta dei sistemi hardware. Dyndrite, con il suo focus su prestazioni di calcolo, automazione e controllo fine del processo LPBF, va a coprire proprio questo segmento e fornisce all’hub una piattaforma con cui sperimentare nuovi modelli di produzione digitale, dai flussi altamente automatizzati fino a scenari di fabbrica con celle di stampa, post-processing e controllo qualità integrato.


Prospettive per gli utenti finali del 3D metallico

Per le aziende europee che lavorano o stanno valutando la stampa 3D in metallo, la collaborazione Dyndrite–IAM3DHUB può tradursi in:

  • strumenti più maturi per gestire produzioni complesse, parametri avanzati e strategie di scansione mirate;

  • percorsi di adozione guidata, con progetti pilota condotti in un contesto neutrale come l’hub di Barcellona;

  • referenze tecniche su cui basare decisioni di investimento, grazie a casi studio e prove documentate su materiali, componenti e flussi di lavoro industriali.

Per IAM3DHUB, l’accordo arriva in continuità con le collaborazioni già attive su design generativo e sostenibilità (come quella con Spherene) e con i progetti applicativi premiati a livello internazionale, ad esempio nel contesto di Formnext e di iniziative dedicate alla manifattura avanzata.


 

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Di Fantasy

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