Dresda si autonomina capitale della stampa 3D europea
Sappiamo tutti che Parigi è la città delle luci e Amsterdam è la città delle biciclette … ma quando si tratta di stampa 3D, qual è la città più significativa ? Secondo gli imprenditori, i ricercatori e gli esperti in fiera ad Hannover 2016, la risposta è Dresda, che ora ambisce ad essere la capitale della stampa 3d in Europa , in quanto leader nella produzione di materiali additivi, e nei processi della produzione industriale.
Mentre non c’è un vero e proprio ‘titolo’ da assegnare qui, l’autodesignazione della città tedesca orientale come capitale della stampa 3D europea merita sicuramente uno sguardo più attento.
Secondo un recente studio condotto dalla società di consulenza Roland Berger, il mercato per la produzione di additivi è cresciuto in media del 20 per cento l’anno dal 2004, e gli esperti prevedono una crescita annua costante di oltre il 30 per cento. Dal punto di vista economico, poi, ha perfettamente senso che Dresda voglia posizionarsi come leader nel settore.
Ma quali prove ha Dresda per tenere la bandierina di leader?
Considerando la tecnologia più in generale, Dresda è certamente una città leader in Europa. Un chip su due fabbricati in Europa proviene da Dresda, e in aggiunta alla microelettronica, la regione è pesantemente investito nel campo delle nanotecnologie, delle scienze della vita, e della ricerca biotecnologica.
Per quanto riguarda più specificamente la stampa 3D, si fa ancora più interessante. Dresda è sede di numerosi istituti di ricerca leader nei settori della scienza dei materiali e della produzione di additivi, tra cui diversi rami del prestigioso Fraunhofer Society. Questi includono: L’Istituto Fraunhofer per materiali e tecnologia a fascio multiplo IWS; l’Istituto Fraunhofer per le tecnologie e i sistemi ceramici IKTS; e l’Istituto Fraunhofer per la tecnologia della produzione e la ricerca di materiali applicati IFAM.
Su tutto questo, AGENT-3D, il più grande consorzio d’Europa per la produzione di additivi-generativi, è coordinato da Dresda.
In collaborazione con più di 100 partner nel settore industriale e della scienza, tra cui Siemens, Rolls Royce e Airbus, la rivoluzione 3D per la produzione in Digital Age” (AGENT-3D) è un progetto congiunto che spera di finanziare e sviluppare applicazioni su larga scala della stampa 3D nella produzione industriale. Il suo bilancio è di 90 milioni di euro.
“La stampa 3D rende possibile la produzione complessa e individualizzata, e crea componenti con forme e funzionalità completamente nuove “, ha dichiarato Christoph Leyens, docente di Tecnologia dei Materiali presso la TU di Dresda. “Per esempio, in futuro saremo in grado di produrre motori e testate per veicoli o turbine a gas e sistemi di combustione ad alta efficienza energetica da un unico pezzo.”
Per dare una breve panoramica di ciò che hanno sviluppato questi ricercatori di Dresdaal Al Fraunhofer IKTS, il più grande istituto di ricerca ceramica d’Europa, hanno creato un processo di stampa 3D flessibile per impianti di ossa a calcio-composito, protesi dentali e strumenti chirurgici. Questi impianti stampati 3D personalizzati possono effettivamente essere riassorbiti nel corpo, riducendo il rischio di rigetto e migliorando i tempi di recupero e la prognosi del paziente.
“Grazie alla loro elevata tolleranza rispetto agli impianti in titanio classici – i nuovi impianti realizzati in biomateriale raramente portano al rigetto dell’organo, risparmiando in tal modo ai pazienti le complicanze e il disagio”, ha spiegato Leyens. “Ci aspettiamo che il biomateriale possa essere disponibile per l’applicazione nella pratica in un prossimo futuro, una volta che tutti i test clinici in corso siano stati conclusi.”
Un’altra importante innovazione dellastampa 3D con le radici a Dresda è quello dei materiali rinforzati in fibra di carbonio, che sono significativamente più forti e leggeri rispetto ai materiali tradizionalmente fabbricati, e quindi ideale per applicazioni industriali.
“La produzione addittiva che, per la prima volta, dispone di rinforzo in fibra in base alla direzione del carico, apre nuovi campi di applicazione per le soluzioni di costruzione leggera su misura “, ha dichiarato Hubert Jäger, professore e portavoce presso l’Istituto per l’ Ingegneria e la Tecnologia dei polimeri (ILK) alla TU di Dresda. “I tecnici dell’ ILK stanno sviluppando delle procedure per rendere la stampa 3D stratificata, attualmente usata, più stabile inserendo fibra di carbonio per la produzione di oggetti tridimensionali di elevata rigidità.”
Recentemente, abbiamo anche scritto su CONPrint3D, un sistema per strutture in cemento armato di stampa 3D, ideato presso il TU di Dresda. Chiaramente, questa città è riconosciuta come centro di produzione industriale additiva, anche se non ha lo stesso appeal o lo stesso glamour di città come Londra, Parigi o Milano.
Se Dresda sia veramente nominata “capitale della stampa 3D d’Europa” o no è relativo, un nome è solo un nome. Ciò che conta davvero è la qualità della tecnologia e dell’innovazione.