ReprapCi sono molto proposte commerciali per le stampanti 3d da Markerbot in giù ma vuoi mettere la soddisfazione di costruirsene una da soli e poi con questa costruirsene una più grande  ?

La stampa in 3D è ormai diventata un’esigenza essenziale della tecnologia avanzata dei tempi attuali, si tratta però di una operazione costosa, in quanto l’acquisto di una macchina per stampe tridimensionali risulta essere molto oneroso, in questa guida daremo delle indicazioni dettagliate su come costruirsi una stampante in 3D.

Innanzitutto dobbiamo specificare che cos’è una stampante 3D e quali sono le sue funzioni: si tratta di una macchina che consente di riprodurre un oggetto solido partendo da un modello digitale originariamente creato con programmi specifici tipo il CAD o altri software adatti alla progettazione di un oggetto tridimensionale.

Il compito della stampante 3D è quello di comporre l’oggetto solido tramite un processo di sovrapposizione a strati, sino ad arrivare al completamento finale dell’oggetto. Per ottenere questo risultato purtroppo, si richiede un notevole dispendio economico. Io stesso avevo bisogno di acquistare una stampante 3D e per cercare di risparmiare, ottenendo comunque un risultato ottimale, mi sono documentato su come fare per costruirne una assemblando i vari pezzi con il fai da te per ridurre i costi ai minimi termini.

Mi rendo conto che costruire una stampante 3D è una sfida con se stessi, ma con una buona propensione al fai da te e un minimo impegno si può riuscire nell’intento impegnando solo poche centinaia di euro.

CAD
La prima cosa da fare è acquistare il kit completo di tutti i componenti che occorrono per realizzare la macchina dopodiché bisogna scaricare qualche software gratuito che servono per modellare il 3D come ad esempio: Blender, FreeCAD o MeshLab e altri per poter tradurre i file 3D per fare in modo che la macchina li interpreti correttamente.

I programmi più comuni sono: Slic3r, Cura o Repetier – Host. La scelta dei software è importante perché da questi dipende molto il risultato finale. In Italia esistono aziende che fanno al nostro caso, in quanto sono specifiche e trattano i kit di assemblaggio che ci serviranno per la costruzione della stampante.

TIPOLOGIE
Per le mie personali necessità ho cercato di rintracciare componenti del kit adeguati al tipo di lavoro che devo effettuare, in ogni caso gli elementi di base per ottenere una buona macchina sono: una scocca in acciaio inox, ugelli da 0.35 millimetri, monitor LCD, area di stampa con escursore singolo, il filamento utilizzabile di una misura pari a 1,75 millimetri, lo spessore minimo dello strato non deve essere inferiore a 0,05 millimetri e una fattore molto importante, creare una stampante che abbia la possibilità di stampa diretta da SD Card.

Esistono due tipi di stampante che si possono realizzare: la RepRap e la MakerBot, quest’ultima più rifinita ma sicuramente più cara da realizzare.

Il prezzo di partenza del kit si aggira intorno ai 600/800 euro, consiglio in ogni caso di effettuare un’adeguata ricerca di mercato.

Personalmente mi sono concentrato sulle indicazioni della RepRap che a sua volta si suddivide in due tipi SAE e METRIC, la prima lavora in pollici, la seconda invece è metrica e corrisponde alla nostra unità di misura.

ASSEMBLAGGIO
Come prima operazione, bisogna assemblare il telaio sul quale verranno montati tutti gli altri componenti e con l’ausilio del libretto illustrativo allegato, implementiamo ad uno ad uno tutte le parti principali: l’iniettore che è l’elemento più importante, perché serve alla fusione del filo che permette la formazione degli strati, tutti i cuscinetti di supporto necessari per lo scorrimento dei motori.

E’ raccomandabile eseguire alla lettera le istruzioni contenute nel kit di montaggio nell’ordine con il quale vengono indicate.

Una volta finito l’assemblamento dei componenti si può procedere ad una prova di stampa tramite un file digitale precedentemente preparato. E’ consigliabile cominciare con un oggetto di semplice esecuzione per testare la funzionalità della stampante in maniera veloce e notare se esistono imperfezioni che comunque sono correggibili tramite le impostazioni di base della macchina.

Per abbassare ancor più i costi, si possono acquistare i componenti di base della struttura presso un ferramenta per la costruzione del telaio, ma a quel punto è necessario creare un disegno con le varie misure da rispettare per l’implementazione degli altri elementi.

Le cartucce che contengono i polimeri condensati che servono alla fusione del materiale e alla successiva sovrapposizione degli strati, si trovano tranquillamente in commercio presso tutti i rivenditori autorizzati.

Una volta terminata la costruzione, è possibile stampare ogni tipo di oggetto sia in plastica che in metallo, riprodotti fedelmente dal file originario. Ad esempio si possono riprodurre gli stessi componenti della stampante, per creare eventuali pezzi di ricambio in caso di guasti tecnici e risparmiare anche sull’acquisto di quest’ultimi.

Per chi possiede un’azienda produttrice di componentistica, la costruzione di una stampante 3D è la soluzione migliore per abbattere i costi aziendali e non avvalersi di aziende esterne che innalzerebbero troppo i costi di produzione.

Da Tuonorosso mondoinformatico.info

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