Un nuovo materiale per dispositivi indossabili
I ricercatori della Penn State University hanno sviluppato un materiale conduttivo autoassemblante che può essere stampato in 3D, perfetto per l’uso nei dispositivi indossabili. Questo materiale imita le proprietà dei tessuti e degli organi, offrendo un’elevata conduttività senza necessitare di complessi processi di attivazione.
Innovazioni nella stampa 3D
Il nuovo materiale, sviluppato dal team di Tao Zhou, è composto da metallo liquido, polimero conduttivo PEDOT e poliuretano idrofilo. Durante il processo di stampa e riscaldamento, le particelle di metallo liquido si autoassemblano, creando un percorso conduttivo sulla superficie inferiore e uno strato isolante sulla superficie superiore. Questa struttura a doppio strato permette una precisa acquisizione dei dati senza perdita di segnale.
Semplificazione nella produzione di dispositivi indossabili
Contrariamente ai tradizionali conduttori in metallo liquido, che richiedono complessi processi di attivazione secondaria, questo nuovo materiale non necessita di ulteriori attivazioni, rendendo la produzione di dispositivi indossabili molto più semplice. Questa innovazione è ideale per la creazione di sensori utilizzabili per registrare l’attività muscolare e le misurazioni della deformazione, con un particolare focus sulla tecnologia assistiva per le persone con disabilità.
Pubblicazione e supporto
Il lavoro dei ricercatori è stato pubblicato sulla rivista Advanced Materials ed è stato supportato da vari dipartimenti e programmi di collaborazione della Penn State University. Per approfondire, il documento di ricerca completo è disponibile al seguente link intitolato “Conduttore estensibile autoisolato asimmetrico stampabile abilitato all’autoassemblaggio per interfaccia umana”.
Applicazioni nella robotica morbida e biomedicina
Questo nuovo materiale, morbido ed elastico, è progettato per applicazioni nella robotica morbida, nell’elettronica integrata nella pelle e nei dispositivi biomedici. La sua capacità di autoassemblarsi e la conduttività elevata lo rendono ideale per queste aree, migliorando le prestazioni e la versatilità dei dispositivi biomedici e robotici.
Immagine del processo
L’immagine mostra il processo di stampa 3D e le varie forme del materiale conduttivo autoassemblante sviluppato dai ricercatori della Penn State University, evidenziando la sua versatilità e adattabilità.
In conclusione, questo innovativo materiale conduttivo autoassemblante rappresenta un significativo passo avanti nella scienza dei materiali, con potenziali applicazioni in molteplici settori, migliorando la semplicità e l’efficacia dei dispositivi indossabili.