La stampante 3D debutta nei cieli
Un caccia in volo con pezzi “replicati”
È un Tornado della Raf. La Bae System ha sperimentato l’uso a bordo di componenti realizzati ad hoc con l’innovativa tecnologia a basso costo
Per la prima volta nella storia un aereo, un caccia-bombardiere Tornado della Raf, ha volato con alcuni ricambi non originali ma ottenuti dal nulla con una stampante 3D.
Per la tecnologia sviluppata negli ultimi anni si tratta di un gigantesco passo avanti. Sia perché dimostra il grado di affidabilità della tecnica con la quale, utilizzando ceramiche o metalli come materiale di base, si riesce a costruire, aggiungendo strato su strato, la copia perfetta di qualsiasi oggetto, che per il risparmio del costo dei pezzi replicati rispetto agli originali.
Al momento la sperimentazione e l’efficacia sono dimostrati per componenti indispensabili ma a bassa tecnologia. La Bae System sta lavorando però nella base della Raf a Marham nel Norfolk per riuscire a produrre con preavviso di poche ore parti di ricambio per 4 squadriglie di Tornado Gr4, come protezioni per le radio dell’abitacolo o giunti di collegamento tra l’aereo e i generatori elettrici per l’avvio del motore.
Sostituendo questi ed altre parti la Raf pensa di riuscire a risparmiare intanto 1,2 milioni di sterline in pezzi di ricambio. Una goccia nel mare ma proseguendo con i test le stampanti 3D potranno arrivare a creare pezzi sempre più complessi ad hoc, assemblando insieme singole parti di componenti ottenute con le stampanti.
Secondo Bae la novità – una volta messa a punto – potrà trovare applicazione non solo per i jet da combattimento ma anche per altri aerei da guerra o anche navi e sottomarini.
da lastampa.it